“E tu perduto
in un mare senza sponde,
e l’interminabile corridoio…”
E intanto i giorni
E intanto i giorni si rallentano
uno
più lungo dell’altro
e un altro
ancora più lungo, e la notte
che ti esilia
per neri deserti:
quelle infinite
lucide notti! E il soffitto
e le pareti
che non sono più.
E tu perduto
in un mare senza sponde,
e l’interminabile corridoio:
un tunnel sotto il mare
ove ti accompagna appena
una luce gialla
che balugina
non sai da dove…
David Maria Turoldo
da Cosa pensare e come pregare di fronte al male,
Edizioni della Rosa Bianca, 1989.