Missione (e vergogna) italiana in Libia: salvare petrolio e gas, non i naufraghi (altri 60 morti)
Mentre il ministro degli esteri Di Maio e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si apprestavano a incontrare il nuovo capo del governo libico di unità nazionale, Abdulhamid Dbeibah, le agenzie diffondevano la notizia che nell’ultimo naufragio, avvenuto il 18 marzo al largo delle coste libiche, c’erano stati almeno 60 morti. Non 5 come dicevano i libici.