“Il futuro dei popoli, l’unico possibile, è senza false frontiere e la gente ha voglia di fratellanza.
Il sottotitolo di questo libro è ‘voglia di fratellanza’. L’ho scelto perché racconto dei fatti che fanno capire le situazioni, cosa la gente sta vivendo e come vorrebbe cambiare per sentirsi meglio in mezzo agli altri e più a proprio agio con gente diversa”.
Così Sandro Calvani comincia il suo ultimo libro, Senza false frontiere. Umanesimo e voglia di fratellanza, con testi anche di Luca Jahier e Giovanni Lattarulo e la prefazione di Umberto Folena (Ave, Roma 2021, p. 538, euro 24).
E prosegue:
“Se fosse stato un saggio di sola analisi dell’umanesimo e della globalizzazione, avrebbe dovuto chiamarsi in modo più difficile L’ineludibilità della fratellanza, perché ormai tutte le scienze, se interpretate in modo olistico [olismo: visione dell’organismo nella sua totalità, non come somma di parti], convergono nel dichiarare l’amore fraterno nell’umanità come unico paradigma possibile e sostenibile della convivenza di 7,85 miliardi di persone.
Dunque, questo libro invita i lettori a cambiare prospettiva, cambiare visione del mondo.
Non si tratta solo di voltare pagina rispetto al presente e al passato di disuguaglianze, incomprensioni, odio, guerre e depressione civile.
Si tratta di cambiare proprio libro di storia e geografia: leggerne uno nuovo con idee e verità nuove, verità aperte.
Le società chiuse limitano la circolazione dei cittadini al loro interno, hanno frontiere chiuse e diffidano degli estranei – in inglese li chiamano ‘alien’ – gente di altri mondi, la stessa parola usata per gli extraterrestri.
Nelle economie chiuse si chiudono gli scambi con le produzioni d’oltremare, con le loro esperienze sociali ed economiche e con la loro ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e nuovi servizi.
Nelle società e nazioni chiuse dentro le loro frontiere, la maggior parte, se non tutto, il progresso sociale ed economico dipende dal patrocinio delle élite dominanti.
Le società aperte, invece, tendono verso i poli opposti rispetto alle posizioni delle società chiuse e nazionaliste.
(…)
In questo libro, per riuscire a spiegare e a far comprendere in modo olistico che tipo di sfida si palesa nella nostra visione e vita nel mondo, ho scelto di rinunciare a tante analisi dettagliate che fanno gli autori internazionalisti.
Racconto invece storie delle frontiere e possibili soluzioni, cioè modi per sciogliere le frontiere”.
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L’autore
SANDRO CALVANI è stato direttore di vari organi delle Nazioni Unite e della Caritas in 135 paesi. Specializzato in gestione delle emergenze sanitarie delle grandi popolazioni, gestione dello sviluppo e dei conflitti, si occupa con passione di innovazione, nuove economie circolari e cittadinanza attiva.