«A più di un mese dall’inizio dell’assedio di Mariupol, fonti ucraine contano oltre 3.000 vittime civili nella città affacciata sul mar d’Azov, dove 9 edifici su 10 sono ormai distrutti.
“Non c’era nessuno ad aiutarci”, racconta Oleksandr, abitante di Mariupol. “Alcuni appartamenti erano in fiamme, abbiamo chiesto di aiutarci a spegnere l’incendio ma nessuno l’ha fatto. Sono morti sono i nostri occhi“, ricorda l’uomo.
La situazione umanitaria a Mariupol è gravissima: “non c’è acqua, non c’è cibo, non c’è nulla“, spiega Oleksandr (euronews).
Ancora 150-200 mila persone bloccate nella città in condizioni disumane
L’Onu conferma: fosse comuni a Mariupol, in una ci sono 200 corpi
«A più di un mese dall’inizio dell’assedio di Mariupol, fonti ucraine contano oltre 3.000 vittime civili nella città affacciata sul mar d’Azov, dove 9 edifici su 10 sono ormai distrutti.
Il bilancio delle vittime cresce ogni giorno ma “nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome”, ha spiegato il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko in un commento alla Cnn. “Molti cadaveri restano insepolti per le strade. Alcune persone rimangono intrappolate sotto le macerie, sepolte vive”, ha detto Prokopenko.
Gli abitanti di Mariupol raccontano che i cadaveri di parenti e vicini di casa sono sepolti in tombe improvvisate. I bombardamenti continui rendono difficili le operazioni di recupero e sepoltura, al punto che alcuni corpi rimangono abbandonati nelle strade per giorni.
“Sono morti sotto i nostri occhi”
“Non c’era nessuno ad aiutarci“, racconta Oleksandr, abitante di Mariupol. “Alcuni appartamenti erano in fiamme, abbiamo chiesto di aiutarci a spegnere l’incendio ma nessuno l’ha fatto. Sono morti sono i nostri occhi“, ricorda l’uomo. La situazione umanitaria a Mariupol è gravissima: “non c’è acqua, non c’è cibo, non c’è nulla“, spiega Oleksandr. Le Nazioni Unite avvertono: la vita in Ucraina è “un inferno”, tra vittime civili, distruzione, e detenzioni arbitrarie, in condizioni difficilissime per le persone disabili, per gli anziani, per i giornalisti sul campo.
L’Onu conferma: “fosse comuni a Mariupol, in una ci sono 200 corpi”
L’Onu ha inoltre confermato la presenza di fosse comuni a Mariupol, grazie a un numero “crescente” di informazioni e grazie anche alle immagini satellitari ricevute. Una di queste fosse comuni conterrebbe 200 corpi, ha affermato Matilda Bogner, capo della missione delle Nazioni Unite di monitoraggio in Ucraina.
Anche se i corridoi umanitari concordati tra Kiev e Mosca hanno permesso di evacuare decine di migliaia di persone, molti civili sono rimasti intrappolati nella città.
Negli ultimi giorni, il presidente ucraino Zelensky aveva accusato Mosca di bloccare i bus diretti a Mariupol e destinati a portare fuori dalle zone assediate gli abitanti rimasti.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un’operazione umanitaria con la Turchia e con la Grecia per evacuare tutti i civili.
Si stima che siano tra 150mila e 200mila le persone rimaste bloccate a Mariupol, senza acqua corrente e senza viveri.»
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