Archivio del giorno: 30 Marzo 2022

L’orrore di Mariupol: crimini contro l’umanità

A Mariupol crimini come ad Aleppo. “Fanno il deserto e lo chiamano pace” (Tacito). (Immagine tratta da avvenire.it)

«A Mariupol ogni pietà è morta. Cittadini ammazzati volutamente dai cecchini russi, bombardati nei rifugi e negli ospedali, lasciati morire tra le fiamme causate dai bombardamenti, sepolti nelle fosse comuni.» (Vincenzo Passerini, editoriale su “l’Adige”, 30 marzo 2022).

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Altro che Anna Politkovskaja o Dmitry Muratov! Fabio Mini, ex generale e complottista filo-Putin, commenta la guerra all’Ucraina sul “Fatto Quotidiano”

L’ex generale Fabio Mini.

«Come fonte delle sue affermazioni, Mini cita un cospirazionista filoputiniano. Il commento dell’ex militare italiano, infatti, si basa per la quasi totalità su un report di un think tank francese scritto da Jacques Baud, un ex colonnello dell’intelligence svizzera. Il problema è che Baud è un noto mistificatore e manipolatore, che da tempo diffonde tesi cospirazioniste e narrazioni filo putiniane» (Luciano Capone)

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“La mia Gazeta non tacerà mai” dice Elena Milashina, la giornalista più famosa, e minacciata, della Novaja Gazeta

Elena Milashina (immagine tratta da mediafreedom.in)

«Ho tre grandi progetti in corso che comunque terminerò, non importa se non potrò pubblicarli. Il motivo è semplice: nessuno tranne me lo farà, e i temi della Russia e della sua storia sono importanti. Anche se ora solo una cosa è più importante: in questo momento in Ucraina, per colpa nostra, la gente muore a causa delle nostre armi

«Senza il controllo di Putin sui media, non ci sarebbe mai stata la guerra. E la Russia la guerra la perderà, diventando più piccola, più gentile e meno militarista.»

Elena Milashina

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La censura di Putin costringe la “Novaya Gazeta”, il giornale di Anna Politkovskaja e Dmitry Muratov, a chiudere

Quello che si temeva è arrivato. La censura del regime di Putin ha costretto la “Novaja Gazeta” a chiudere. Il glorioso giornale diretto da Dmitry Muratov, premio Nobel per la pace 2021, e sul quale scriveva i suoi memorabili reportage Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, era ormai l’unica grande voce libera rimasta nel Paese. Ecco due articoli della stampa nazionale e intrenazionale che raccontano la drammatica chiusura dell’ultima voce libera in Russia.

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