Archivio del mese Luglio 2024

Mattarella: “Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica.” (testo integrale del discorso alla stampa)

Palazzo del Quirinale, 24 luglio 2024: il Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna del “Ventaglio” (Foto tratta dal sito della Presidenza della Repubblica www.quirinale.it)

«Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano a esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’art.21 della Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo.

Si vanno, negli ultimi tempi, infittendo contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Come anche a Torino, nei giorni scorsi.

Documentazione di quel che avviene, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni.

Per citare ancora una volta Tocqueville, “democrazia è il potere di un popolo informato”.

Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica.»

Sergio Mattarella

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Arrivata a Parigi la Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO che rappresenterà oltre 100 milioni di sfollati ai Giochi 2024

La squadra olimpica dei rifugiati (da TG2000).

Trentasette atleti provenienti da 11 Paesi diversi, ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali (CNO) e che gareggiano in 12 sport.

Per la prima volta dalla creazione della squadra Olimpica dei Rifugiati sono presenti due atleti rifugiati residenti in Italia. Si tratta di Iman Mahdavi, lotta libera 78kg, e Hadi Tiranvalipour, taekwondo categoria -58kg, entrati a far parte del Programma Olimpico per i Rifugiati nel 2022 e 2023. (dal sito di Unhcr Italia)

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No africani ben vestiti e in buona salute. “Come scrivere d’Africa”, di Binyavanga Wainaina (da “Granta” e “Internazionale”)

“Mai mettere in copertina (ma neanche all’interno) la foto di un africano ben vestito e in buona salute, a meno che quell’africano non abbia vinto un Nobel. Usate, piuttosto, immagini di persone a torso nudo con costole in evidenza.”

La rivista “Internazionale” ha riproposto questo articolo dello scrittore keniano Binyavanga Wainaina, pubblicato sulla rivista britannica “Granta” e poi da “Internazionale il 24 febbraio 2006 che prende in giro il nostro modo di vedere e raccontare l’Africa. Sono passati quasi vent’anni, ma, più o meno, siamo sempre lì.

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