“Sophie Scholl compirebbe 100 anni il 9 maggio 2021. Questo è un ricordo per immagini dei luoghi dalla sua nascita e della sua prima giovinezza trascorsa nell’amato paese natale di Forchtenberg, in Baden Württemberg, Germania.” (Eliseo Antonini)
Auguri di buon compleanno, Sophie.
Herzlichen Glückwünsche zum Geburtstag, Sophie.
Viaggio nei luoghi di Sophie Scholl
di Eliseo Antonini
Il papà di Sophie e Hans, Robert Scholl, dal 1920 al 1930 fu sindaco del piccolo e isolato paese svevo (contava circa 850 abitanti all’epoca), a nord di Stoccarda, capoluogo della regione. L’appartamento dove abitavano era nel municipio. La famiglia Scholl si trasferì poi a Ludwigsburg (1930) e quindi a Ulm (1932).
Il padre Robert fu per Sophie una figura decisiva per la sua formazione “politica”.
Scrive Barbara Beuys nella sua biografia di Sophie Scholl (Sophie Scholl. Biografie, Insel taschenbuch, 2011):
«Robert Scholl proveniva da una famiglia di piccoli agricoltori [Geißelhardt] e poté studiare soltanto grazie alle lezioni giornaliere e gratuite del parroco del suo paese. Conseguì in forma privata nel 1909, presso il ginnasio di Stoccarda (Eberhardt-Ludwig), la maturità.
Successivamente intraprese la carriera di funzionario amministrativo all’interno dell’amministrazione pubblica locale.
Seguiva con attenzione la politica e gli avvenimenti sia nazionali sia mondiali. Lo testimonia una lettera alla moglie Lina del 1917 in cui scrive:
Hai letto il discorso di Wilson? Questo è per me vangelo politico … io mi riconosco nel suo punto di vista passaggio per passaggio, poiché come si vede e come capisco bene in guerra si è molto soli e ciascuno deve sempre sottoporsi a un esame di coscienza, per valutare se non si aderisca a ideali sciocchi e impossibili.
Nel paese di Forchtenberg sia il medico sia il parroco non condividevano affatto le idee politiche di Robert Scholl.
Il parroco, in visita a casa Scholl, disse: “Lei legge queste cose qui?”. Si riferiva al giornale “Die Menschheit”, “L’Umanità”. Chi era abbonato a questo giornale era presto catalogabile come democratico e difensore della Repubblica di Weimar e oppositore delle politiche militaresche e nazionalistiche».
«Al suo quarto anno di scuola, il 14 gennaio 1932, Sophie ha potuto inaugurare l’album delle poesie della sua cara amica Irene Benz. Sulla prima pagina scrisse, con grafia curata e in perfetto tedesco:
Non lasciarti mai derubare il Tuo gioioso coraggio. Rimani fedele al Tuo credo. Sia nei giorni belli sia in quelli brutti. Il peso da portare sarà per Te più leggero. Un solido sostegno è la fiducia infantile verso Dio. Ricordo della Tua Sophie Scholl.
Con mano sicura e tratto preciso disegnò un ramo d’albero sul bordo sinistro per decorare la sua dedica.» (Barbara Beuys, Sophie Scholl. Biografie, Insel taschenbuch, 2011).
Questi sono i luoghi della giovinezza di questa gioiosa ragazza resistente e coraggiosa che incontrò nella sua breve esistenza un tempo molto difficile e tragico.
Anche la sua azione ispirò un passaggio importante dell’attuale Costituzione tedesca sul diritto alla resistenza: «Gegen jeden, der es unternimmt, diese Ordnung zu beseitigen, haben alle Deutschen das Recht zum Widerstand, wenn andere Abhilfe nicht möglich ist». «Contro chiunque tenti di sovvertire questo ordinamento, tutti i tedeschi hanno il diritto di opporre resistenza, quando altri rimedi non siano possibili». (Art. 20 c.4 – Diritto alla Resistenza)
Auguri e grazie, Sophie. Glückwünsche und Danke, Sophie.
Eliseo Antonini
Germania, 6 maggio 2021
Foto storiche: Arbeitskreis für Landeskunde/Landesgeschichte RP Stuttgart
Le altre foto sono dell’autore.