Pensiero del giorno «Papà [Vittorio Emanuele Giuntella] era il nonno più invidiato del quartiere. Un nonno con la lunga barba bianca come quello dei cartoni animati, un nonno che divideva la sua attività tra un’infinita serie di conferenze in tutte le scuole d’Italia sulla Resistenza e i lager, e i suoi nipoti, che proprio da
Paolo Giuntella, amico e fratello maggiore di tanti di noi, ci ha lasciato il 22 maggio 2008 dopo alcuni anni di resistenza “in piedi” alla malattia. Era nato a Roma nel 1946. Dieci giorni prima di morire faceva ancora il suo ultimo servizio per il Tg1 dalla Presidenza della Repubblica e partecipava, pur con immensa
«“Ho pochi giorni ancora poi devo rientrare in ospedale. Sarà quel che sarà. Attendono altri accertamenti, ma io attendo Lei, meglio attendo Lui.” Con queste parole si apre l’ultimo saggio di Turoldo, scritto pochi mesi prima di morire. Lo aveva intitolato Il dramma è di Dio, ma l’editore che lo pubblicò per la prima volta
« Don Chisciotte è forse il romanzo più bello che abbia prodotto l’Occidente. Certo, per me, una delle letture che, in assoluto, mi ha più preso. “Dire spiritosaggini, scrivere cose argute è solo da grandi ingegni”, scrive Cervantes. » (Paolo Giuntella)
“C’è la giovinezza, l’amicizia, l’amore; c’è la fede e c’è la politica; c’è la guerra; c’è la verità, e c’è il coraggio di dirla al mondo; ci sono pensieri grandi, parole grandi, e grandi azioni; c’è la preghiera e c’è la lotta; c’è la battaglia e c’è la nonviolenza; c’è il duello, impari, con
(Nell’anniversario della morte riproponiamo l’articolo pubblicato in questo blog tre anni fa) La sera prima che venisse assassinato dalle Brigate Rosse , Vittorio Bachelet si trovava con Achille Ardigò, amico e importante intellettuale cattolico, in casa di comuni amici, “tutte persone molto addentro alle cose della politica” (Ardigò ricordò l’episodio tre anni dopo, nel 1983,
«Più passa il tempo e più la sua grandezza si impone, mentre più torbido si rivela l’intreccio di brigatismo e camaleontico golpismo che, probabilmente, ne decretò la fine. La loggia massonica P2 imperava, anche in cruciali istituzioni della Repubblica.»
“Questo nostro incontro è inserito nella II Settimana Civica nazionale, intitolata “Protagonisti. Non spettatori”, e dedicata proprio a David Sassoli, Presidente del Parlamento europeoe“cittadino esemplare”, come recita il comunicato ufficiale della Settimana Civica, scomparso l’11 gennaio di quest’anno a 66 anni non ancora compiuti.” (V.Passerini, Presentazione dell’archivio politico, Biblioteca Civica di Rovereto, 28 aprile 2022)
Paola Gaiotti de Biase, figura di spicco del cattolicesimo democratico e del movimento delle donne, si è spenta a Roma il 13 luglio. Il 26 agosto avrebbe compiuto 95 anni. È stata una militante e studiosa del movimento femminile cattolico e dei movimenti delle donne, presidente della Lega democratica, parlamentare europeo e deputata al Parlamento
Mentre il popolo ucraino resiste con enorme coraggio alla feroce invasione dell’esercito di Putin che ogni giorno si macchia di indicibili atrocità (come fece in Cecenia e in Siria), bagliori di opposizione interna alla guerra illuminano l’orrenda notte in cui è precipitata la Russia. Come le proteste delle ragazze femministe che si richiamano all’opposizione antinazista
La Rosa Bianca è un’associazione italiana per l’educazione alla politica e alla democrazia e nasce dall’albero del cattolicesimo democratico. I suoi aderenti sono sparsi in tutta Italia. Si ispira al personalismo comunitario che mette in primo piano il valore della persona umana come essere in relazione con gli altri e che insieme a loro costruisce
«Essere di “sinistra” oggi» e «Questione meridionale e rivoluzione dei comportamenti»: sono i titoli (che potrebbero essere riproposti pari pari oggi) delle due scuole di formazione politica organizzate nell’estate del 1983 in Trentino e in Sicilia dalla Lega democratica e dalla Rosa Bianca, anime del cattolicesimo democratico. Ad Acireale (Catania) si aprì con Sergio Mattarella,
A te caro David, amico dal cuore tenero e dallo spirito forte, dedichiamo ancora le parole della poesia di José Martí. Le amiche e gli amici della Rosa Bianca
“Io sono figlio di un uomo – affermava Sassoli davanti ai parlamentari europei – che a 20 anni ha combattuto contro altri europei, e di una mamma che, anche lei ventenne, ha lasciato la propria casa e ha trovato rifugio presso altre famiglie. Io so che questa è la storia anche di tante vostre famiglie…
“Il Gomitolo di Vittorio Emanuele e Paolo Giuntella, che viene ripubblicato, è il libro del loro indissolubile legame al popolo di Dio. È il libro di una fedeltà, molto cara ai primi cristiani, quella di essere protagonisti di un viaggio.” David Sassoli
Mai nostalgico, sempre proiettato in avanti, così ricordiamo Achille Ardigò, grande figura di intellettuale della seconda metà del Novecento. Mai deluso, sempre pronto a ripartire e a incoraggiare gli altri, sempre disponibile e dare loro una mano, con la sapienza e la presenza. Mai pessimista, sempre alla ricerca di possibili piste di cambiamento e
Ricordare Sophie Scholl nel centesimo anniversario della nascita (9 maggio 1921), e il gruppo resistente della Weiße Rose (Rosa Bianca) di cui fece parte, vuol dire, per noi, ricordare anche Paolo Giuntella (1946-2008) che fondò l’associazione Rosa Bianca ispirandosi ai giovani resistenti tedeschi la cui storia fece conoscere a tantissimi giovani italiani.
Josef Mayr-Nusser Bolzano, 27 dicembre 1910 – Erlangen (Germania), 24 febbraio 1945 “Josef Mayr-Nusser è stato il primo obiettore di coscienza, cattolico, nel nostro Paese … Il suo gesto, come quello di Tommaso Moro, che aveva letto e amava, e come quello di Franz Jägerstätter, rappresenta il riscatto delle paure di tanti cristiani,
Ci scopriamo fragili. Ammiriamo il coraggio degli eroi, la fede dei santi. Li pensiamo superuomini e superdonne. Ma la fragilità è di tutti. Gli eroi hanno paura e i santi sperimentano il silenzio di Dio. La storia di Madre Teresa di Calcutta ce lo ricorda.
“Anche se non condivido in tutto e per tutto le cose che sono state dette da un uomo [Raffaele Itlodeo] che comunque è sicuramente molto dotto ed esperto conoscitore delle cose umane, tuttavia riconosco volentieri che nello Stato di Utopia ci sono molti aspetti che vorrei vedere applicati ai nostri Stati: ma non ci spero
Il grande lascito etico e politico di Alexander Langer non sta solo nelle sue idee e nelle sue battaglie, spesso anticonformiste e profetiche. Ma anche nella sua capacità di rivederle alla luce della realtà.
Luigi Pedrazzi, scomparso il 27 giugno 2017 a 89 anni (avrebbe compiuto i novanta il 24 settembre), è stato uno dei protagonisti di quella fucina bolognese di cultura politica che ha dato per mezzo secolo contributi decisivi al rinnovamento dell’Italia, dalla fondazione della rivista Il Mulino nel 1951, alla quale si aggiunse tre anni dopo
Per conoscere la storia della Rete sono utili questi libri di D. Saresella, P. Bertezzolo, L. Rozza Giuntella, T. Gullo, A. Naselli, D. Camarrone, P. Giuntella, L. Orlando, E. Pintacuda, N. Dalla Chiesa, C. Fava, C. Palermo, A. Galasso. E gli Atti delle assemblee nazionali. Storia e storie della rivolta etica di un piccolo
Vincenzo Passerini Bloomsday Cronache dublinesi Tipoffset Moschini, Rovereto (TN) 2011, pp. 128. Introduzione Forse è stato un attacco di “mal d’Irlanda” a suggerirmi di raccogliere in un volumetto gli articoli che scrissi per il quotidiano “l’Adige” di Trento durante la mia permanenza a Dublino tra il 2004 e il 2005. Forse
L’eterna questione, affascinante e tormentata, del rapporto tra fede e politica che ha accompagnato in vario modo anche i quasi tre decenni di vita del “Margine”, la nostra piccola rivista, ha trovato nelle analisi e nelle indicazioni di Pietro Scoppola, storico e intellettuale attivamente impegnato nella vita ecclesiale e civile del nostro Paese, alcune delle
“Spezzare le catene. Anche le nostre”. Relazione introduttiva alla 19^ Scuola di formazione politica della Rosa Bianca, “Spezzare le catene. Immigrati e oppressi provocano l’Europa”, San Cosimo alla Macchia, Oria (Brindisi), 26-29 agosto 1999.
Tendiamo tutti a pensare allo stesso modo? L’individualismo, sia sul fronte etico sia su quello sociale ed economico, accomuna le diverse culture politiche? La scuola di formazione 1998 della Rosa Bianca.
“Dossetti e il dossettismo tra storia e attualità”. Questo il titolo del convegno promosso dalla Facoltà di Scienze politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma nei giorni 3 e 4 giugno 1998 e che ha visto la partecipazione di alcuni dei migliori studiosi di Giuseppe Dossetti e del movimento politico dei cattolici e di alcuni testimoni
La rivista Il Margine, mensile dell’associazione Oscar A. Romero, e l’associazione Rosa Bianca hanno organizzato a Villa S. Ignazio a Trento dal 4 al 5 ottobre 1997 un seminario sul tema “La ‘memoria pericolosa’ di Giuseppe Dossetti” a un anno dalla scomparsa del grande monaco e politico.
Ripercorrendo le tappe della vita e dell’opera di Giuseppe Dossetti viene da chiedersi: è possibile che un uomo abbia potuto fare così tante cose, in ambiti così diversi, sempre ad altissimo livello, sempre con sbalorditiva intensità, ovunque trasformando l’esistente, ovunque lasciando un segno di rara forza e destinato a durare a lungo, ed essere, quest’uomo,
Il 31 dicembre 1985 l’associazione Rosa Bianca incontrò a Bologna don Giuseppe Dossetti. Un incontro destinato a segnare profondamente l’attività dell’associazione negli anni seguenti.
Ci incontrammo all’Hotel Sirmione, nell’omonina località gardesana dove lui, convalescente, era ospite di amici, all’inizio dell‘estate del 1989. Dovevamo concordare le modalità di svolgimento della serata che “Il Margine” e la “Rosa Bianca” volevano dedicare a lui e alla sua poesia quale momento forte della scuola estiva di formazione di quell’anno.
Nel mare di avvenimenti editoriali, spesso solo presunti, di questo 1986, appena archiviato, la rigogliosa fioritura di stampa “dossettiana” costituisce un caso da non ignorare. Un articolo pubblicato su “Il Margine”.