“Sempre più persone finiscono in strada. E sempre più vi muoiono. Nella solitudine e nell’abbandono. Uno scandalo. Uno schiaffo che dovrebbe farci cambiare rotta nel modo con cui affrontiamo questo dramma sociale. Lo scorso anno sono morte in Italia 388 persone senza dimora. Nel 2021 erano state 250. Nel 2020, 212. Non si muore in
È morto di freddo in un edificio abbandonato a Mori Stazione, a pochi chilometri da Rovereto, “Matiu”, come era chiamato, un uomo di 57 anni originario del Marocco.
Cosa c’è dietro le parole fascismo e antifascismo? Nazismo e antinazismo? Solo passato, come dicono tanti? No, ci sono due opposte visioni di umanità che continuano a contrapporsi. Riproponiamo il nostro intervento pronunciato il 15 agosto 2017 alla commemorazione delle vittime dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta (Folgaria, Trento). (VP)
«Visse l’utopia della fraternità come la missione della sua vita. E la volle concretizzare spendendosi totalmente nel volontariato internazionale. Accanto agli oppressi, ai deboli, alle vittime. (…) È del 2002 il primo viaggio in Palestina, a Gaza, con i movimenti pacifisti che si proponevano di svolgere azione di interposizione nonviolenta tra l’esercito israeliano e i
Don Lorenzo Milani non invecchia mai. Nasceva a Firenze cento anni fa, il 27 maggio 1923. La sua testimonianza e la sua parola sono sempre vive, provocatorie, anticonformiste, anche rispetto al fronte cosiddetto progressista che l’ha fatto suo. Ma lui non è di nessuno, se non del Vangelo e del suo popolo. E ne ha
Don Dante Clauser, prete di Trento, moriva dieci anni fa, l’11 febbraio 2013, prossimo al compimento dei 90 anni. Era l’amico delle persone senza dimora, l’ “amico di coloro che non hanno amici”. Creò a Trento alla fine degli anni ’70 la cooperativa sociale “Punto d’incontro” che da allora apre ogni giorno le sue porte
“Auschwitz è stata la mia università”. Sono parole di Edith Bruck, lucida testimone di deportazioni nei lager nazisti, oggi scrittrice instancabile che ha scelto di raccontare l’orrore della Shoah anche per tutti coloro che non sono sopravvissuti. I suoi libri si imprimono nella memoria di chi legge, le sue parole sono autentiche, le sue riflessioni
“Questo nostro incontro è inserito nella II Settimana Civica nazionale, intitolata “Protagonisti. Non spettatori”, e dedicata proprio a David Sassoli, Presidente del Parlamento europeoe“cittadino esemplare”, come recita il comunicato ufficiale della Settimana Civica, scomparso l’11 gennaio di quest’anno a 66 anni non ancora compiuti.” (V.Passerini, Presentazione dell’archivio politico, Biblioteca Civica di Rovereto, 28 aprile 2022)
«Le forze russe dovranno rispondere alla giustizia per una serie di crimini di guerra commessi nella regione a nord-ovest della capitale Kiev. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International, diffondendo le conclusioni di un’ampia ricerca condotta sul terreno in Ucraina. Attraverso decine di interviste e l’analisi di prove indiziarie, l’organizzazione per i diritti umani ha
In occasione della 2^ Settimana Civica (25 aprile – 1 maggio 2022), dedicata quest’anno a David Sassoli, la Biblioteca civica “G. Tartarotti” di Rovereto propone un incontro, il 28 aprile 2022, alle ore 17.30, con Vincenzo Passerini e il suo archivio politico donato recentemente alla Biblioteca.In particolare Vincenzo Passerini ricorderà la figura di David Sassoli
Sabato 11 dicembre presentazione a Trento di “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”, con alcuni familiari di testimoni e, in streaming da Roma, il direttore de “L’Espresso” Marco Damilano. A Rovereto presentazione il 16 dicembre. Ecco i volti di alcuni dei 100 testimoni…
Aveva mai parlato con loro l’assessore leghista di Voghera, Massimo Andreaci, che dopo un alterco e un pugno ha sparato e ucciso una persona senza dimora e malata, Youns El Boussettaoui, sposato e padre di due bambini? Ha mai ascoltato le loro storie?
Le lacrime e il grido “Dov’è la giustizia?” di Bahuja, la sorella di Youns El Boussettaoui, la persona senza dimora ammazzata a Voghera con un colpo di pistola al cuore, durante una lite, dall’assessore leghista Massimo Adriatici, cadono in un vile clima di minimizzazioni in cui è finito un Paese senza più dignità.
«Sogno di tornare come prima, avere una casa e starmene in pace. Cominciare una nuova vita da solo, perché l’ho pagata cara. E loro lo sanno…se mi sono ripreso devo ringraziare loro anche. Che prima io avevo troppo pieno di rabbia. Ma di rabbia… ma una cosa…nero dentro.»
“Non può passare lo schema per cui le istituzioni pubbliche buttano in strada le persone, o ve le lasciano, e che ci pensino la Chiesa o i volontari e le loro associazioni, che per fortuna ci sono e si danno seriamente da fare. La solidarietà è un dovere vincolante per le istituzioni, non un optional.
“Mai come adesso abbiamo sentito il bisogno di comunità buone, fondate su valori forti: di amicizia, di solidarietà, di attenzione verso i più deboli, chiunque essi siano. Mai come adesso abbiamo sentito quanto sia dannoso l’egoismo, quanto sia pericoloso l’odio, quanto sia disumana l’indifferenza verso chi soffre, chiunque esso sia.”
Don Dante Clauser, il chiodo fisso dei poveri di Vincenzo Passerini Don Dante Clauser, una vita col chiodo fisso dei poveri. Nacque il 7 dicembre 1923 in una camera d’albergo, a Lavarone (Trento), dove alloggiavano i suoi genitori. Suo padre Luigi, originario di Cloz in Val di Non, era “assistente in contrario”, come
Don Lorenzo Milani, sacerdote ed educatore, con parole di fuoco e una vita controcorrente è stato per noi un maestro e continua ad esserlo per tanti giovani.
I preti di strada sono gli ultimi rivoluzionari rimasti. E don Roberto Malgesini, 51 anni, ucciso martedì a Como da una persona povera e fragile che lui aiutava, era un vero rivoluzionario.
Orazione ufficiale pronunciata il 15 agosto 2017 da Vincenzo Passerini, presidente del Cnca (Coordinameno nazionale comunità di accoglienza) del Trentino-Alto Adige, in occasione della commemorazione del 73° anniversario dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta (Folgaria, Trento). Autorità, cittadine e cittadini tutti. Il Comitato Onoranze Caduti Partigiani che presiede all’organizzazione di questa cerimonia mi ha
“Anche se non condivido in tutto e per tutto le cose che sono state dette da un uomo [Raffaele Itlodeo] che comunque è sicuramente molto dotto ed esperto conoscitore delle cose umane, tuttavia riconosco volentieri che nello Stato di Utopia ci sono molti aspetti che vorrei vedere applicati ai nostri Stati: ma non ci spero
Stupiva e scandalizzava quella donna italiana tra i musulmani nel deserto del Kenya, sola, non sposata, non appartenente a una congregazione religiosa. Gli ammalati, però, l’amavano e la cercavano. Annalena Tonelli era l’unica speranza.
Facciamo sosta in questa antica contrada di Trento per ricordare che ottanta anni fa, nel 1938, il regime fascista varava le leggi razziali anti ebraiche. Non possiamo dimenticare quelle vergognose leggi con le quali gli ebrei venivano considerati esseri umani di serie B e privati dei diritti fondamentali.
La morte di Adan, ragazzino iracheno di 13 anni che la distrofia muscolare costringeva a vivere in carrozzina, e che per quattro giorni, insieme ai suoi genitori e a tre fratellini più piccoli, ha dovuto vivere in strada a Bolzano perché si doveva verificare se questa famiglia di profughi poteva essere accolta in una qualche
Come la periferia di Betlemme, allora, anche quella di Trento, oggi, ha tante capanne abitate durante la notte. Sono sotto i ponti, nelle fabbriche abbandonate, nei boschetti, nelle case diroccate. Sono fatte di lamiera, di legno, di teli di plastica, di stracci. Le Marie, i Giuseppe, i poveri Cristi che le abitano sanno che il
Rubare sulla pelle dei disperati è ripugnante. Toglie il respiro, rischia di precipitarci nello sconforto più nero. Ma è proprio senza freni e senza pudore questa corruzione. Perché si è arrivati a questo punto? A rubare, come è successo a Roma, e non solo, sui rifugiati, sui migranti in fuga dalle bombe e dai proiettili,
I mesi da gennaio a maggio 2015 durante i quali si è svolta questa ricerca del Forum trentino per la pace sono stati terribili per i profughi in rotta verso le nostre coste, fuggiaschi da guerre e persecuzioni: 300 morti in un naufragio vicino alle coste libiche nei primi giorni di febbraio; altri 250 morti
A quest’ora, alle 17, il Punto d’incontro, qui vicino in via Travai, come ben sanno i trentini, chiude, dopo essere stato aperto tutto il giorno per accogliere tra le 150 e le 200 persone senza dimora. A quest’ora i senza dimora piano piano si incamminano verso il convento dei cappuccini dove saranno accolti per la
«Oggi, cari fratelli e sorelle, sono tanti “cristi abbandonati”. Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a sé stessi; ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo; ci sono migranti che non sono più volti ma numeri; ci sono detenuti rifiutati, persone
“Siamo nella Locride, nel regno della ‘ndrangheta. Se a Lucano – che non ha intascato un euro per ammissione generale – danno 13 anni, ai mafiosi che rubano, corrompono e ammazzano quanti anni danno? Diecimila? Centomila? Ma questa assurda condanna non reggerà.”