“La speranza che muove il mondo” si presenta a Roma giovedì 19 settembre (Libreria Spazio Sette, ore 18) con lo scrittore Eraldo Affinati e l’autore, Vincenzo Passerini
L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Ideerranti.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Ideerranti.
«Ammassare i profughi in una grande struttura in città è dannoso per i profughi e per la comunità”.
Accoglierli in piccoli gruppi nelle valli e nei paesi – aggiunge – mobilita invece le realtà locali: “Queste esperienze funzionano bene, i profughi si integrano, lavorano e si rendono indipendenti.»
Trentasette atleti provenienti da 11 Paesi diversi, ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali (CNO) e che gareggiano in 12 sport.
Per la prima volta dalla creazione della squadra Olimpica dei Rifugiati sono presenti due atleti rifugiati residenti in Italia. Si tratta di Iman Mahdavi, lotta libera 78kg, e Hadi Tiranvalipour, taekwondo categoria -58kg, entrati a far parte del Programma Olimpico per i Rifugiati nel 2022 e 2023. (dal sito di Unhcr Italia)
«Il 30 maggio 1924 Matteotti denunciò in Parlamento con un memorabile discorso, tra le continue interruzioni dei fascisti, le aggressioni, le uccisioni e i brogli con cui Mussolini aveva vinto le elezioni: “I candidati non avevano libera circolazione… Nessun elettore si è trovato libero di decidere… Il Presidente del Consiglio affidava ai militi fascisti la custodia dei seggi… L’onorevole Piccinini fu assassinato nella sua casa per aver accettato la candidatura… I nostri opuscoli furono sequestrati, i giornali invasi, le tipografie devastate…”.»
Vincenzo Passerini
da “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”
In fondo alla pagina i link delle iniziative del Centenario.
La pace non è solo assenza di guerra: è disarmo, democrazia, giustizia, diritti, cura della casa comune. Ecco il piano d’azione dei movimenti popolari che si sono riuniti all’Arena di pace 2024 (da “Avvenire”)
«Il 25 marzo scorso è entrato in vigore l’accordo tra Italia e Albania sulla deportazione in veri e propri centri di detenzione, appositamente costruiti e gestiti in territorio albanese a spese dell’Italia, di una parte dei profughi soccorsi in mare dalla Guardia costiera italiana. Un accordo disumano e vergognoso. E costoso. »
Vincenzo Passerini (da “Vita trentina”)
“Il mio libro parla delle domande che la migrazione ha posto all’Europa e delle richieste che i migranti hanno rivolto all’Europa stessa.
Le risposte offerte formano una parte integrante della storia europea.
Una lettura dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale che non mettesse tra i suoi elementi centrali la migrazione e i migranti, sarebbe necessariamente incompleta.
In effetti tutti i principali sviluppi nell’Europa del dopoguerra sono legati alla migrazione.”
Peter Gatrell
“Donne e uomini in cammino: eretici, soldati, filantropi, migranti” è un nuovo ciclo di incontri con l’autore che sbarca in biblioteca con la volontà di proporre non solo un tema originale e stimolante ciascuna volta ma anche allietare l’approfondimento con un piacevole accompagnamento musicale ad opera degli allievi del Conservatorio di Musica F. A. Bonporti di Riva del Garda e con le letture del volontari della biblioteca che, di volta in volta, proporranno dei passaggi tratti dal libro protagonista dell’incontro (a cura della Biblioteca Civica di Riva del Garda)
Domenica 28 aprile 2002 nella piazza di Monteveglio (Bologna), il paese che ospita sulle sue colline la comunità monastica di Dossetti, si è ritrovato un pezzo di Italia civile, cattolica e laica, che aveva accolto l’invito del giovane sindaco a partecipare alla pubblica cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria ad Antonino Caponnetto, creatore del pool antimafia di Falcone e Borsellino.
Cosa c’è dietro le parole fascismo e antifascismo? Nazismo e antinazismo? Solo passato, come dicono tanti? No, ci sono due opposte visioni di umanità che continuano a contrapporsi.
Riproponiamo il nostro intervento pronunciato il 15 agosto 2017 alla commemorazione delle vittime dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta (Folgaria, Trento). (VP)
Lo scrittore Antonio Scurati, autore del grande romanzo storico su Mussolini e il fascismo, è stato censurato dalla Rai del governo Meloni che ha impedito la messa in onda di un suo monologo sul 25 aprile dove, tra l’altro, affermava che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non ha mai ripudiato nel suo insieme l’esperienza fascista. La censura ha suscitato fortissime proteste e reazioni, e non poteva essere altrimenti.
La giornalista della Rai Serena Bortone, che aveva denunciato la censura, ha poi letto spontaneamente in tv il testo del monologo di Scurati, pubblicato anche da molti organi di informazione, siti internet, social.
Pubblichiamo di seguito il testo del monologo di Scurati, il video di Serena Bortone che lo legge, le schede editoriali della grande trilogia dello scrittore su Mussolini e il fascismo. Vale la pena davvero di prendersi il tempo per leggere questo imponente ritratto storico in forma di romanzo, dove di inventato non c’è nulla, del più sciagurato periodo della nostra storia.
Ricordiamo a trent’anni dal genocidio in Ruanda, che costò la vita a 800 mila persone, la storia, pressoché sconosciuta, di Thérèse Nyirabayovu, ostetrica, madre di sei figli, vedova, appartenente all’etnia hutu che salvò, a rischio della propria vita, 31 tutsi. La storia è tratta dal nostro libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”. (VP)
La speranza che muove il mondo. Umanità migrante si presenta mercoledì 27 marzo 2024 alle 20.30 al Teatro parrocchiale di Pedersano (Tn) con l’autore e il Gruppo aiuto compiti” di Villalagarina, un bel gruppo di volontari che da anni, ogni sabato, dà lezioni gratuite di italiano alle persone immigrate della zona.
Tra le storie raccontate nel nostro libro La speranza che muove il mondo. Umanità migrante“ c’è quella del “Tribunale delle donne per i diritti delle donne migranti” nato a Roma su iniziativa della Casa Internazionale delle donne che si è ispirata alla storia esemplare del Tribunale delle donne di Sarajevo.
Proponiamo qui due delle sei testimonianze di donne rifugiate afghane raccontate nel libro: quella di Neelai Barekin, esperta di diritti umani, dove prevalgono gli aspetti positivi dell’accoglienza che ha trovato in Italia, e quella di Mahboba Islami, chirurga, che invece non ha visto riconoscere in Italia i suoi studi e le sue competenze. (Vincenzo Passerini)
«Era il principale oppositore del regime di Putin e il regime lo ha eliminato. Aleksej Navalny è morto il 16 febbraio scorso a 47 anni nel carcere più duro della Siberia. Ha lasciato una moglie, Yulia, due figli, Daria e Zahar, e i genitori, Lyudmila e Anatoly.
Una domanda se la sono posta in tanti: perché nel gennaio di tre anni fa era ritornato in Russia? Stava al sicuro in Germania, perché era rientrato sapendo che pendeva su di lui un mandato di arresto?» (Vincenzo Passerini)
Pensiero del giorno
«L’organizzazione OVID-Info (https://en.ovdinfo.org) ha documentato 19.747 casi (al 30 settembre 2023) di pacifisti incarcerati, tra cui molti giovani e donne, per aver protestato contro l’invasione. Alcuni sono rimasti in prigione pochi giorni, altri vi resteranno anni. Forse 1 milione i russi fuggiti all’estero.
Ma ci sono oppositori che, con enorme coraggio, sono ritornati in Russia, sapendo a cosa andavano incontro, per sfidare apertamente Putin nel proprio Paese. Come Vladimir Kara-Murza, condannato poi a 25 anni di carcere di massima sicurezza in Siberia, e Aleksej Navalnyj, condannato a 19 anni di colonia penale.
Sono loro e le altre coscienze libere che stanno salvando la Russia che amiamo. E che un giorno, speriamo vicino, anche grazie all’appassionata azione di papa Francesco, potrà costruire una pace vera, fondata sulla giustizia, con la sorella massacrata Ucraina.»
Vincenzo Passerini
da “Tanya in fuga dall’inferno di Bucha”,
un paragrafo del libro “La speranza che muove il mondo. Umanità migrante”.
Il 24 febbraio 1945 Josef Mayr-Nusser moriva di stenti su un vagone bestiame nella stazione di Erlangen, in Germania, mentre veniva deportato nel lager di Dachau. Aveva rifiutato il giuramento di fedeltà a Hitler. Lasciò la moglie, Ildegard, e un bambino di poco più di un anno, Albert. Albert Mayr è morto il 28 gennaio scorso a Firenze.
La nostra pagina speciale su Josef Mayr-Nusser (VEDI)
L’articolo in occasione della morte di Albert Mayr (VEDI)
Pensiero del giorno
«Potevamo salvarli e non li abbiamo salvati. Quei 94 morti, tra i quali 35 minori, e poi forse altri 20 o 30 dispersi nel naufragio di Cutro (i superstiti sono una ottantina) pesano come una vergogna inamovibile sulla coscienza del nostro Paese. In primo luogo, del governo. Un governo che considera i profughi un problema di sicurezza, non un dramma umano. (…)
Segnalato alle 23 di sabato da Frontex a 27 indirizzi mail, il barcone dei profughi è naufragato nella tempesta alle 4 di domenica (26 febbraio 2023). C’erano 5 ore di tempo per soccorrerlo. Ma non è stato soccorso. (…)
Quello che è successo è ingiustificabile. È vergognoso. Disumano. Dobbiamo gridarlo. Perché quei poveri morti lo impongono. Perché altri profughi non muoiano a causa di questa malata e disumana cultura politica della sicurezza che disprezza umanità e solidarietà.»
Vincenzo Passerini
dal libro La speranza che muove il mondo. Umanità migrante
Sulla strage di Cutro VEDI in questo blog.
Una nuova presentazione del libro “La speranza che muove il mondo. Umanità migrante” è in programma il 22 febbraio alle 20.30 a Trento, presso il polo culturale diocesano “Vigilianum”. Interverranno, con l’autore, padre Tullio Donati, missionario comboniano, referente diocesano di Migrantes, e Roberto Calzà di “Vita Trentina Editrice”, già responsabile della Caritas diocesana. (VEDI)
Vedi qui il servizio Rai del TGR sulla presentazione del libro alla Biblioteca civica di Trento svoltasi il 26 gennaio. Nella prima parte il Tgr è dedicato alla cerimonia di apertura, con il presidente Mattarella, di Trento capitale europea del volontariato. Il servizio sul libro è al minuto 15,30 (VEDI).
“Un atteggiamento positivo, costruttivo e concreto di accoglienza nei confronti dei migranti, non solo parole, crea futuro per noi e per loro. Un atteggiamento negativo non costruisce nulla.”
In vista della presentazione alla libreria Arcadia di Rovereto del libro La speranza che muove il mondo, Silvia Senette del “Corriere dell’Alto Adige” e del “Corriere del Trentino” ha dialogato con l’autore. Questa l’intervista, pubblicata il 14 febbraio 2024.
(Nell’anniversario della morte riproponiamo l’articolo pubblicato in questo blog tre anni fa)
La sera prima che venisse assassinato dalle Brigate Rosse , Vittorio Bachelet si trovava con Achille Ardigò, amico e importante intellettuale cattolico, in casa di comuni amici, “tutte persone molto addentro alle cose della politica” (Ardigò ricordò l’episodio tre anni dopo, nel 1983, a Brentonico, in Trentino, alla scuola estiva di politica della Lega Democratica e della Rosa Bianca).
«Una delle verità fondamentali sulle migrazioni, e di cui poco si parla, è che il principale aiuto ai Paesi poveri viene dai soldi che gli emigranti risparmiano e che inviano alle loro famiglie che vivono in questi Paesi. I migranti inviano nei Paesi poveri, secondo l’Onu, il triplo degli aiuti internazionali che questi Paesi ricevono. Sono i migranti che si aiutano a casa loro. Con il loro lavoro all’estero.»
Vincenzo Passerini, da “Vita trentina”, 8 febbraio 2024
Sul crimine delle foibe e la tragedia dell’esodo forzato degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, tema segnato a lungo da colpevoli silenzi e strumentalizzazioni politiche, la ricerca storica italiana ha fatto da anni grandi progressi. E non ha certo aspettato il governo di destra Meloni per affrontare senza spirito di parte verità scomode, soprattutto per il Partito comunista. Ma anche senza mai tacere le oppressioni e i crimini fascisti che erano avvenuti in quella terra e che la destra italiana oggi al potere continua a ignorare, come gli altri crimini fascisti accaduti in altri Paesi europei e in Africa. Segnaliamo alcuni libri da leggere sull’argomento.
Pensiero del giorno
I discorsi pubblici del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, soprattutto quelli riguardanti i temi più controversi del nostro presente e della nostra storia, sono delle vere e proprie lezioni di educazione civica e politica di cui abbiamo estremamente bisogno. Vanno letti, diffusi, conservati. Sono una bussola che ci può orientare nella babele di parole da cui siamo invasi. (VP)
Vedi in questo blog Sergio Mattarella
Per il vescovo di Bolzano, Ivo Muser, “Albert Mayr è stato un’importante fonte di ispirazione per la cultura della memoria che circondava suo padre, in particolare con un’attenzione al coraggio civile e alla resistenza. Per lui, il coraggio e la coscienza erano valori senza tempo che possono servire da modello per ogni generazione”.
Albert Mayr fu in prima fila alla beatificazione del padre, Josef Mayr-Nusser, che ebbe luogo a Bolzano il 18 marzo 2017. In quella occasione dichiarò alla stampa: “Mio padre oggi sarebbe impegnato nell’accoglienza dei profughi, contro il razzismo e le guerre”.
Vedi in questo blog i libri e la testimonianza di Edith Bruck, ebrea, scrittrice italiana di origini ungheresi, sopravvissuta ai lager nazisti.
(VEDI)
Vedi in questo blog tutti gli articoli sulla Shoah: riflessioni, testimoninaze, letture.
(VEDI)
“Le disuguaglianze si rimuovono attraverso delle politiche giuste: questo era l’appello di Tommaso Moro. Da giurista mostrava come le leggi giuste sono alla base del cambiamento. Anche oggi non è vero che la politica non può fare nulla: essa consente ai grandi poteri finanziari di muoversi in libertà. Ai poveri invece non permette di muoversi: essi quando fuggono da un paese all’altro sono considerati clandestini. I capitali emigrati invece in paradisi fiscali sono legalizzati. Le leggi legalizzano la clandestinità dei capitali e criminalizzano la clandestinità delle persone che fuggono dalla miseria e dalla guerra.”
Vincenzo Passerini
Intervista di Alberto Piccioni, “l’Adige”, 23 gennaio 2024
“Da settimane siamo spettatori, in Germania, di avvenimenti che comportano un totale disprezzo della giustizia e dell’umanità, per non parlare dell’amore del prossimo…Tutto ciò che è accaduto e ciò che accade quotidianamente viene da un governo che si definisce ‘cristiano’…
Questa guerra di sterminio contro il sangue ebraico non è un oltraggio alla santissima umanità del nostro Salvatore? Non solo gli ebrei, ma anche migliaia di fedeli cattolici della Germania e, ritengo, di tutto il mondo da settimane aspettano e sperano che la Chiesa di Cristo faccia udire la sua voce contro tale abuso del nome di Cristo”.
Edith Stein, Lettera a Pio XI, 1933