Archivio dell'autore: Vincenzo Passerini

Draghi coraggioso su Erdogan, ma reticente sulla Libia, la Srebrenica del Mediterraneo

Il capo del governo, Mario Draghi, nella conferenza stampa dell’8 aprile 2021, è stato coraggioso nel definire il premier turco Erdogan un “dittatore”, rispondendo a una domanda sulla mancanza di rispetto da lui mostrata nei confronti della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

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Petrolio e gas libici sono insanguinati, presidente Draghi. La Guardia costiera libica non è la Croce Rossa!

Sconcertante: il capo del governo Draghi ringrazia la Libia per i salvataggi in mare dei migranti.

Il Segretario delle Nazioni Unite, Guterres,  afferma invece che in Libia “migranti e rifugiati rimangono sistematicamente soggetti a detenzioni arbitrarie e torture in luoghi di detenzione ufficiali e non ufficiali.”

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Adriano Olivetti, industriale, riformatore, editore. Recensione di Ugo Pistoia del Catalogo della mostra roveretana

Il catalogo recentemente pubblicato dalla Biblioteca Civica di Rovereto.

“Ognuno può suonare senza timore e senza esitazione la nostra campana. Essa ha voce soltanto per un mondo libero, materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato.

Suona soltanto per la parte migliore di noi stessi, vibra ogni qualvolta è in gioco il diritto contro la violenza, il debole contro il potente, l’intelligenza contro la forza, il coraggio contro la rassegnazione, la povertà contro l’egoismo, la saggezza e la sapienza contro la fretta e la rassegnazione, la verità contro l’errore, l’amore contro l’indifferenza.” (Adriano Olivetti).

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Con Nataliya, che ha dato la vita per i suoi amici

Nataliya Dimitrova Beliyova

La storia di Nataliya Dimitrova Beliyova ha attraversato come un lampo le nostre cronache. Poi il silenzio: non era un omicidio, non era uno scandalo.

Nataliya ha salvato da un incendio i due anziani che stava assistendo. Ma lei non è riuscita a salvarsi.

La ricordiamo in questi giorni solenni. A lei si addicono.

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Mario Luzi: “Gesù incontra le pie donne”

“Quando mi fu proposto di scrivere il testo per le meditazioni della Via Crucis ebbi, superata la sorpresa, un contraccolpo di vero e proprio sgomento. Ero invitato a una prova ardua su un tema sublime. La Passione di Cristo – ce ne può essere uno più elevato?”.

Così scrive Mario Luzi nella premessa alla “Passione” che compose per la Via Crucis al Colosseo del 1999, presieduta da Giovanni Paolo II (poi pubblicata dall’editore Garzanti).

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(Dantedì) Osip Mandel’štam e la “Conversazione su Dante” respinta dalla censura sovietica

Osip Mandel’stam

Osip Mandel’štam, uno dei più grandi poeti russi del Novecento (per alcuni il più grande), tra la primavera e l’estate del 1933 soggiornò, insieme alla moglie, Nadežda Chasina, a Koktebel, sulla costa orientale della Crimea.

Lì compose la Conversazione su Dante che la censura sovietica gli impedirà di pubblicare.

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“La messa incompiuta di monsignor Romero” (Jon Sobrino)

«Monsignor Romero pronunciò la sua ultima omelia il 24 marzo 1980 nella cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza, davanti ai malati di cancro.

Nel “piccolo ospedale” era solito preparare le sue omelie domenicali basandosi su libri di teologia biblica, relazioni sulle violazioni dei diritti umani e ogni altra fonte riguardante la povertà del popolo.

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Missione (e vergogna) italiana in Libia: salvare petrolio e gas, non i naufraghi (altri 60 morti)

Mentre il ministro degli esteri Di Maio e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si apprestavano a incontrare il nuovo capo del governo libico di unità nazionale, Abdulhamid Dbeibah, le agenzie diffondevano la notizia che nell’ultimo naufragio, avvenuto il 18 marzo al largo delle coste libiche, c’erano stati almeno 60 morti. Non 5 come dicevano i libici.

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La vera riforma di Francesco

“Avete il novo e ‘l vecchio Testamento, / e ‘l pastor de la Chiesa che vi guida; / questo vi basti a vostro salvamento.”

Così Beatrice nel quinto canto del “Paradiso”. Ogni riforma nel cristianesimo, e Dante era uno spirito riformatore, è un ritorno all’essenziale. Alla Scrittura. Gli otto anni di pontificato di Francesco sono segnati soprattutto da questo ritorno all’essenziale. Al Vangelo.

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Addio a Gigia Cannizzo, coraggiosa sindaca antimafia di Partinico

Gigia Cannizzo (Foto antimafiaduemila.com)

È scomparsa a 91 anni, il 5 marzo, Gigia Cannizzo, grande sindaca di Partinico negli anni ’90.

I funerali avranno luogo il 10 marzo nella chiesa Madre di Partinico.

“Una donna che come poche si è battuta per i diritti di tutti e di tutte, per la legalità e l’ambiente e che ha speso ogni giorno della sua vita per costruire il futuro”, ha detto Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

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8 marzo nell’anno di Dante: ricordo di Anna Maria Chiavacci Leonardi, la Signora della Commedia

Anna Maria Chiavacci Leonardi (Foto Centro culturale di Milano)

«Affrontare la Divina Commedia, misurarsi con Dante, è, come per tutte le grandi opere dell’umanità, approfondire la conoscenza di noi e della nostra storia, scoprire una dimensione dell’uomo.

La visione del mondo – e in essa dell’uomo – che ci si offre dalle pagine di questo capolavoro, che si colloca al centro della storia europea, tra l’evo antico e l’evo moderno, è tra le più vaste e profonde della letteratura di ogni tempo, nella sua consapevole pretesa di abbracciare con l’umano tutta la realtà: “discriver fondo a tutto l’universo”

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Vent’anni fa (26 febbraio – 2 marzo 2001) nei luoghi dove è stato ucciso Luca Attanasio ci fu “Anch’io a Bukavu”, azione internazionale nonviolenta di pace

Due ali di folla accolgono i pacifisti italiani a Butembo. Poi la folla si riversa dalla gioia su di loro. (Foto Beati i costruttori di pace)

Fu impressionante. Era tale la stanchezza di guerra, di morti, di distruzioni e la speranza di pace che l’intera città di Butembo, nella provincia del Nord Kivu, là dove è stato ucciso l’ambasciatore Attanasio, ci accolse con una gioia immensa, ci sommerse di abbracci e di strette di mano, di canti, di suoni e di danze.

100 mila persone ad accogliere 300 pacifisti italiani, impolverati e sfiniti dal lungo viaggio. Indescrivibile.

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«Non dire: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una domanda simile non è ispirata a saggezza» (Qoèlet 7, 10)

Dopo l’edizione digitale dell’Abecedario della buona battaglia, ecco quella dell’Abecedario biblico della buona battaglia, a cura di Rosa Bianca e itlodeo.info.

Rispetto alla prima edizione del 2003, questa edizione è stata completamente aggiornata e rivista alla luce della versione Cei del 2008.

Presto la trilogia sarà completata con l’edizione digitale del Terzo Abecedario della buona battaglia.

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I profughi istriani e noi

I profughi istriani e dalmati che tra il 1943 e la metà degli anni ’50 furono costretti ad andarsene, e a lasciare tutto, non trovarono una buona accoglienza in Italia. Nemmeno in Trentino. Anna Maria Marcozzi Keller, finita a Rovereto con la sua famiglia, ricorda  che “l’indifferenza ostile fu totale”. In città, a scuola, sui posti di lavoro.

(Articolo di Vincenzo Passerini pubblicato in questo blog il 19 febbraio 2021)

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“Altruismo, dono, volontariato.” Il testo della relazione al corso delle Acli, 26 gennaio 2021

“Mai come adesso abbiamo sentito il bisogno di comunità buone, fondate su valori forti: di amicizia, di solidarietà, di attenzione verso i più deboli, chiunque essi siano.

Mai come adesso abbiamo sentito quanto sia dannoso l’egoismo, quanto sia pericoloso l’odio, quanto sia disumana l’indifferenza verso chi soffre, chiunque esso sia.”

 

VAI ALLA PAGINA SPECIALE COL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE

 

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“La morte di Maati, una tragedia annunciata”. Pubblica denuncia e appello alle istituzioni di un gruppo di persone

Dal giornale “l’Adige”: un angolo dell’ex macello di Mori Stazione (Trento).

“La tragedia era annunciata, si sapeva che i posti letto per le persone indigenti in Trentino sono inadeguati per chi ha necessità di sostare d’inverno al caldo durante le ore diurne o dove stare per dormire.”

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I valori irrinunciabili di Walter Lübcke. Ergastolo al suo assassino, un estremista di destra.

Walter Lübcke

Walter Lübcke fu assassinato da un estremista xenofobo e neonazista per la sua politica di accoglienza dei profughi il 2 giugno 2019.

Fu il primo assassinio di un alto esponente politico in Germania ad opera dell’estrema destra dal 1945. Lübcke, 65 anni, era presidente del comprensorio di Kassel e apparteneva alla Cdu (Unione cristiano democratica), il partito centrista di Angela Merkel.

L’assassino, Stephan Ernst, 47 anni, è stato condannato all’ergastolo giovedì 28 gennaio 2021 dalla Corte di appello di Francoforte.

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(Coltivare la memoria) – Massimo Fini sbaglia: il cardinale Martini denunciò la corruzione prima di Mani Pulite (Lettera al “Fatto Quotidiano” non pubblicata – 2012)

«Al direttore Marco Travaglio.

Su “Il Fatto Quotidiano” del 4 settembre 2012, Massimo Fini, riprendendo un suo lontano articolo pubblicato sull’ “Indipendente” il 27 gennaio 1993, accusava il cardinale Martini di aver parlato in ritardo, “fuori tempo massimo”, di corruzione e rinnovamento della politica:

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Riuscita la serata di letture contro il razzismo e l’antisemitismo in ricordo di Piergiorgio Cattani

Bambini a Birkenau, particolare, da P.M.A. Cywiński, “Non c’è una fine. Trasmettere la memoria di Auschwitz”.

Partecipata, forte e sentita serata online di letture per il Giorno della Memoria, promossa dall’associazione Rosa Bianca e dalla rivista Il Margine, introdotta da Fabio Caneri e Vincenzo Passerini e con interventi di Albertina Soliani, Massimo Giuliani, Elza Ferrario, Francesco Ghia, Lina Verrillo, Alidad Shiri, Federica Pannocchia, Tommaso Giuntella, Giuliana Martirani.

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Trent’anni fa nasceva il movimento politico “La Rete”

«Questo sistema, espressione nel dopoguerra delle liberta riconquistate, è diventato oggi una cappa soffocante per le fondamentali libertà dei cittadini. È in atto al suo interno una combinazione di spinte antidemocratiche provenienti da oligarchie partitiche, da presenze crescenti di economia illegale e, in forme più brutali, dai poteri occulti e criminali mafiosi che assaltano pressoché indisturbati lo Stato di diritto.»

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Rilanciato l’appello al presidente Sassoli per salvare i bambini profughi sull’isola di Lesbo

L’appello che, giovedì 14 gennaio, abbiamo lanciato sul giornale “Trentino” perché il presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, si faccia promotore di una iniziativa urgente per salvare i bambini profughi sull’isola greca di Lesbo è stato rilanciato a livello nazionale da Laura Rozza Giuntella che ha raccolto in poche ore un significativo numero di firmatari.

Questo l’appello con i firmatari che è stato consegnato al presidente del Parlamento europeo:

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