Archivio dell'area tematica: Testimoni

Da “la Repubblica”: intervista al Nobel per la pace Dmitrij Muratov: “La nostra battaglia di giornalisti russi contro le fake news”

Dmitry Muratov, premio Nobel per la pace 2021, dirige la Novaya Gazeta, il giornale sul quale scriveva Anna Politkovskaja.

«Come possono i giovani rispettare i loro anziani che dicono loro, ripetendo dopo la propaganda, che in Ucraina l’esercito russo sta combattendo i nazisti? I giovani non ci credono, non si sono lasciati manipolare dalla televisione di Stato. Siamo in uno stato di guerra civile generazionale. Quello che è successo significa che la mia generazione non potrà parlare con gli ucraini senza sentirsi in colpa. Senza sentire l’odio da parte loro. Qualcosa può cambiare solo tra i giovani; i ventenni di oggi hanno un’empatia diversa e sono categoricamente contrari alla guerra» (Dmitry Muratov intervistato da Wiktoria Bieliaszyn, “la Repubblica”, 19 marzo 2022)

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Emmanuel Mounier, “I cristiani e la pace” (Antologia di pensieri)

Emmanuel Mounier

Il grande filosofo francese Emmanuel Mounier (1905-1950), padre, con Jacques Maritain, del personalismo comunitario, fondatore della rivista “Esprit”,  e ispiratore dei movimenti politici progressisti cattolici degli anni ’30 e ’40, pubblicò nel 1939, alla vigilia dell’invasione nazista della Polonia che segnò l’inizio della Seconda guerra mondiale, un importantissimo scritto in cui ricordava il significato della pace cristiana e denunciava il falso pacifismo che nel 1938 aveva portato alla resa delle democrazie di fronte all’occupazione nazista dei Sudeti.

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270 sacerdoti ortodossi russi si schierano contro la guerra all’Ucraina: « “Sii maledetto!”, disse Dio a Caino »

«Noi siamo addolorati per il calvario che immeritatamente stanno subendo i nostri fratelli e sorelle in Ucraina. Affermiamo che la vita di ogni singola persona è un dono inestimabile e irripetibile di Dio… Riteniamo che il popolo ucraino debba poter fare la sua scelta in modo autonomo

“La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello” (Gen 4,10-11), così disse Dio a Caino…»

Coraggiose coscienze libere si ribellano a Kirill e a Putin e condannano la guerra all’Ucraina.

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Anna Politkovskaja, implacabile con i forti, tenera con i deboli

Anna Politkovskaja (1958-2006) in un ritratto di Peter Endig (da “Anna Politkovskaja, “Per questo”, Adelphi).

«Anna Politkovskaja visita i villaggi, gli ospedali, i campi profughi, parla con le persone, descrive le inaudite sofferenze della popolazione civile.

“È il genocidio di un popolo”, scrive. “Perché ti preoccupi per certa gente? Sono bestie” le dicono spesso i militari. » (da “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”)

Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, denunciò la ferocia di Putin in Cecenia a un Occidente incantato dall’ex colonnello del Kgb (o indifferente). Quella ferocia che adesso vediamo in Ucraina.

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Contro l’aggressione all’Ucraina: il coraggioso direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, si dimette

Il direttore dimissionario del Bolscioi Tugan Sokhiev.

Il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, si è dimesso con effetto immediato per protesta contro l’invasione dell’Ucraina e le costrizioni alle quali avrebbe dovuto sottostare nelle scelte musicali.

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Resistenti in Ucraina come a piazza Tienanmen

 

Da repubblica.it: Ucraina, cittadina di Bakhmach, a tre ore di auto ad nordest di Kiev, i residenti si sono gettati contro i carri armati degli invasori russi. La scena ripresa in un filmato amatoriale non può non ricordare la protesta di Piazza Tienanmen nel 1989 dove uno studente provò a fare scudo con il suo corpo per bloccare l’avanzata dei tank cinesi.

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Bolzano, “Città della memoria 2022”, ricorda la Rosa Bianca e Mayr-Nusser con “Tracce nella nebbia”

Josef Mayr-Nusser (1910-1945)

Hans Scholl, Sophie Scholl e Christoph Probst della Weisse Rose (Rosa Bianca).

“Testimoni di verità e giustizia dalla Rosa Bianca e Josef Mayr-Nusser ai giorni nostri” il 24 febbraio a Bolzano.

L’evento rientra nell’insieme delle iniziative di “Bolzano città della Memoria 2022”. Organizza il Centro Pace in collaborazione con il Comune di Bolzano e il Circolo Franca “Anita” Turra Hans Egarter.

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Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)


Un poliziotto prende le impronte digitali a Rosa Parks, tra i “Testimoni” di “Tracce nella nebbia”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.

Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.

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« I potenti promuovono attivamente l’idea della guerra … Basta con lo stridere dei falchi! » (Dmitry Muratov, Discorso per il Nobel per la pace 2021)

Dmitri Muratov, premio Nobel per la pace 2021.

« I potenti promuovono attivamente l’idea della guerra. Il marketing aggressivo della guerra influenza le persone ed esse cominciano a pensare che la guerra è accettabile.

… Nelle teste di alcuni pazzi geopolitici, una guerra tra Russia e Ucraina non è più qualcosa di impossibile. Ma io so che le guerre finiscono con l’identificazione dei cadaveri dei soldati e lo scambio di prigionieri. » (10 dicembre 2021)

 

Dmitry Muratov, dal discorso per il Nobel, qui pubblicato integralmente. Un discorso lucido e drammatico.

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“Chi sogna?” (L. Tolstoj)

Pensiero del giorno

“La dottrina di Cristo è un sogno? Ma non è un sogno che la vita di uomini, nel cui animo pur albergano pietà e amore reciproco, sia trascorsa e trascorra tuttora per alcuni nell’organizzare un complesso di roghi, scudisciate, supplizi della ruota, sferzate, narici a brandelli, torture, ceppi, galere, forche, fucilazioni, segregazioni in cella, prigioni per donne e bambini, nell’organizzare massacri per decine di migliaia di uomini in guerra, nell’organizzare periodiche rivoluzioni e atti terroristici …

Basta capire la dottrina di Cristo per capire che il mondo, non quello dato da Dio per la gioia dell’uomo, ma il mondo organizzato dagli uomini per la propria rovina, è un sogno, un sogno dei più assurdi e orrendi, il vaneggiamento di un folle…”.

 

Lev N. Tolstoj, La mia fede, 1884

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“Lottare, non arrendersi, stare vicini al prossimo…”. Tre studentesse commentano alla Rai di Bolzano “Tracce nella nebbia”

Etty Hillesum è tra i cento testimoni raccontati in “Tracce nella nebbia”.

“Mai scappare dagli ostacoli che la vita ci pone davanti”, “Lottare, non arrendersi, stare vicini al prossimo”, “Spronare le persone a fare un po’ di più”, “Essere noi i testimoni di domani …”

Carmela Marsibilio ha raccolto, per una trasmissione della Rai di Bolzano, le impressioni di tre studentesse – Isabella, Gloria, Matilde – sulla lettura di Tracce nella nebbia e l’incontro con l’autore. Ecco l’audio.

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Rutilio, Romero, Focherini: la verità delle vittime e l’anticomunismo

Padre Rutilio Grande

Oscar Arnulfo Romero

Odoardo Focherini

 

 

 

 

 

 

 

 

«Storie di martiri, storie di conversione, di cambiamenti profondi davanti alle vittime del potere. La vita non è la recita di una parte. La fedeltà al Vangelo può sconvolgerla. Anche se si è adulti. Anche se si è vecchi. Basta non stancarsi mai di stare in ascolto della Parola.»

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Elisa Springer, morte e resurrezione dopo il lager

Elisa Springer (Vienna 1918 – Matera 2004)

«Col cuore in gola suonò. “Cosa vuole?”, le chiese la donna che le aprì. Riuscì a dire qualcosa e fu fatta entrare. Alle pareti c’erano ancora i quadri di famiglia. La donna le lasciò prenderne uno. Era “tutto” per Elisa. Lasciò la città. “Vienna non aveva più posto per i suoi figli”, dirà.»

(da Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni)

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Dove nascono le rose bianche per David Sassoli

«Essere di “sinistra” oggi» e «Questione meridionale e rivoluzione dei comportamenti»: sono i titoli (che potrebbero essere riproposti pari pari oggi) delle due scuole di formazione politica organizzate nell’estate del 1983 in Trentino e in Sicilia dalla Lega democratica e dalla Rosa Bianca, anime del cattolicesimo democratico. Ad Acireale (Catania) si aprì con Sergio Mattarella,  a Brentonico (Trento) con  Achille Ardigò. Presiedette in entrambe le situazioni Paolo Giuntella.

La cultura politica di David Sassoli ha qui le sue radici. Qui nascone le rose bianche che hanno accompagnato il suo commiato, a Roma e a Strasburgo.

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“Il presidente e i testimoni”, dialogo tra Marco Damilano e Vincenzo Passerini – Lunedì 17 gennaio ore 17.30

Alla vigilia del voto per il Quirinale, nel pomeriggio di lunedì 17 gennaio, alle ore 17.30, abbiamo il piacere di trasmettere in diretta sulla pagina Facebook di Vita Trentina un dialogo tra Marco Damilano, direttore de “L’Espresso” e autore de Il Presidente (La Nave di Teseo), e Vincenzo Passerini, autore di Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni (ViTrend). Modera il direttore di Vita Trentina Diego Andreatta.

Chi non può seguire il dialogo su Facebook troverà la registrazione nei prossimi giorni sul sito di Vita Trentina: www.vitatrentina.it

“L’inizio e la fine” (Pavel Florenskij)

Pensiero del giorno

Pavel Florenskij (1882-1937)

«Ricordo spesso la morte di papà. Egli faceva dei sogni (o forse erano visioni)
di viaggi, o piuttosto di migrazioni di nomadi negli spazi sconfinati
dell’Asia. Il pensiero dell’abbondanza lo terrorizzava. “Normalmente si
pensa che l’umanità morirà per la carenza di qualcosa – diceva. – Per me
invece è chiaro che morirà per l’abbondanza.”
Anche a me il molto ha sempre fatto paura, fin dall’infanzia, perché ti
sembra che irrompa il caos senza forma, che non sei in grado di governare e
che non puoi fare tuo.
Dove non c’è una composizione, non ci può essere neanche comprensione,
ma la composizione comporta il limite. Che cos’è la cosa più importante in
un’opera d’arte? La cornice, la ribalta, il confine nel tempo, l’inizio e la fine.
Se non ci sono limiti, non è possibile neanche la serenità.»

 

Pavel Florenskij

 

(da Pavel Florenskij, Non dimenticatemi, a cura di Natalino Valentini e Lubomir Zák, Milano, Mondadori 2000, p. 310); vedi  in questo blog Terzo Abecedario della buona battaglia).

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Desmond Tutu: una storica lezione di giustizia e umanità

L’arcivescovo anglicano Desmond Tutu (1931 – 2021).

Desmond Tutu, primo arcivescovo nero di Città del Capo, scomparso a 90 anni il 26 dicembre scorso, dopo aver combattutto con la nonviolenza l’apartheid presiedette la Commissione per la verità e la riconciliazione voluta da Mandela all’indomani della nascita del Sudafrica democratico.

Si trattò di una colossale operazione di giustizia e riconciliazione nella verità mai vista prima nella storia umana.

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“Una specie di testo di educazione civica fatto con le testimonianze”

Aleksandr Solzenicyn tra i cento Testimoni

Primo Levi tra i cento Testimoni

«Questo libro [Tracce nella nebbia] vuole essere anche una specie di testo di educazione civica, fatto con le testimonianze.»
«I profili sono semplici e sono adatti a tutti, ma hanno una loro complessità: negli sguardi di queste persone si riassume in poche righe una tragedia collettiva.”

«Storie diverse accomunate dal bisogno di verità che non conosce confini. Nel libro non ci sono scelte ideologiche: troviamo i martiri dei Gulag e quelli dei Lager, figure di ogni ambito ideologico e religioso, credenti e non.”

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Le inchieste di Daphne Caruana Galizia riprese da coraggiosi (e minacciati) giornalisti

Daphne Caruana Galizia è uno dei 100 testimoni del libro “Tracce nella nebbia”.

“Le sue inchiese stavano svelando anche traffici illegali di idrocarburi, armi e droga tra Malta, Italia e Libia. Altri coraggiosi giornalisti seguono le sue orme”.

Si conclude con queste parole il nostro ritratto di Daphne Caruana Galizia nel libro Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni. L’indomabile giornalista maltese fu assassinata il 16 ottobre 2017. La sua battaglia per la verità non è stata inutile.

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“Testimoni scomodi” (di Patrizia Niccolini)

Alexander Langer, uno dei cento testimoni di “Tracce nella nebbia”.

“Sono luci, o per meglio dire, lanterne e fiaccole che si intravedono in lontananza e muovendosi lasciano una ‘scia’ che squarcia nebbie di ignoranza, indifferenza, pigrizia, disimpegno.

Sono scomodi per lo stesso motivo, perché portano alla luce ciò che altri vogliono nascondere, ignorare, far finta di non vedere”.

(Patrizia Niccolini, dall’articolo sulla presentazione di “Tracce nella nebbia”)

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Le associazioni per la pace e i diritti umani presentano a Rovereto “Tracce nella nebbia” il 16 dicembre

Giorgio Ambrosoli, uno dei testimoni raccontati nel libro.

Con l’intervento, oltre che dell’autore, di Beatrice Taddei Saltini, dell’Atlante dei conflitti e delle guerre, e di Paolo Mantovan, vicedirettore del quotidiano “Alto Adige, un gruppo di associazioni impegnate sul fronte della pace e dei diritti umani promuove a Rovereto la presentazione del libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”. L’appuntamento, patrocinato dal Forum trentino per la pace e i diritti umani, è giovedì 16 dicembre 2021 alle ore 20.30 presso il Centro Civico del Brione.

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Presentazione a Trento e Rovereto di “Tracce nella nebbia”. Ecco i volti di alcuni dei cento testimoni

Nadia De Munari, la volontaria di Schio uccisa in Perù nell’aprile 2021.

Sabato 11 dicembre presentazione a Trento di “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”, con alcuni familiari di testimoni e, in streaming da Roma, il direttore de “L’Espresso” Marco Damilano.

A Rovereto presentazione il 16 dicembre. 

Ecco i volti di alcuni dei 100 testimoni…

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