Contro l’aggressione all’Ucraina: il coraggioso direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, si dimette
Il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, si è dimesso con effetto immediato per protesta contro l’invasione dell’Ucraina e le costrizioni alle quali avrebbe dovuto sottostare nelle scelte musicali.
Anna Politkovskaja e Garri Kasparov dissero: Noi denunciamo i crimini di Putin, ma i leader occidentali – Berlusconi, Blair, Schröder, Chirac e Bush junior – lo osannano
Mentre l’esercito di Putin bombarda le città ucraine e distrugge case, università, ospedali, ammazza civili, costringe alla fuga centinaia di migliaia di profughi, in Occidente scoprono ipocritamente la natura dittatoriale e criminale del personaggio e dimenticano che a legittimarlo e a renderlo sempre più forte sono state non solo le responsabilità della Russia, ma anche quelle dei leader occidentali liberali, democratici, socialdemocratici. Come dissero Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, e Garri Kasparov, ex campione di scacchi e oppositore di Putin. E lo scrittore tedesco Peter Schneider racconta di Putin arrivato con tre aerei al compleanno del cancelliere tedesco Schröder.
“Fanno il deserto e lo chiamano pace” (Tacito). Putin in Ucraina come ieri ad Aleppo. Menzogne e orrori delle guerre di civiltà
Il nostro articolo della vigilia di Natale del 2016 quando le truppe di Putin e di Assad, presidente dittatore della Siria, rasero al suolo la città siriana di Aleppo e proclamarono la pace. Anche ieri, 3 marzo 2022, Putin ha spudoratamente dichiarato che sta portando la pace in Ucraina. Menzogne e orrori delle “guerre di civiltà”.
La nonviolenza non è mai neutralità, passività, viltà. Le parole di Gandhi, mentre le bombe russe uccidono donne e bambini in Ucraina
Di fronte all’invasione criminale dell’Ucraina da parte dell’esercito russo non ci può essere nessuna neutralità, nessuna passività, nessuna viltà. La persona nonviolenta si schiera sempre con chi è aggredito e resiste all’aggressione. Circola un’idea di nonviolenza come rassegnata contemplazione del crimine. Come equidistanza. Come vaga predica di pace mentre l’aggressore invade e massacra. Questa non è nonviolenza. Questa è vigliaccheria e non ha posto nel pensiero nonviolento di Gandhi. La nonviolenza è sempre resistenza all’aggressione e all’oppressione. Dando la propria vita, non chiedendo che la diano gli altri, mentre noi ce ne stiamo tranquilli davanti alla televisione. Ecco una scelta di brani tratti dagli scritti di Gandhi. Intanto le bombe, i carri armati e i missili di Putin uccidono donne e bambini ucraini. E centinaia di migliaia di profughi fuggono. Un crimine contro l’umanità.
Liberali ipocriti e senza coraggio. Da Galli della Loggia, Panebianco e Mieli nessuna parola su Berlusconi amico di Putin
Il 7 ottobre 2011, compleanno di Putin e (quinto) anniversario dell’assassinio di Anna Politkovskaja, coraggiosa giornalista che non taceva le verità scomode per il regime (il legame tra i due eventi è stato da sempre sottolineato), Silvio Berlusconi correva a Mosca a festeggiare l’amico ex colonnello del Kgb.
Uno dei tanti amichevoli incontri tra i due.
Un’amicizia ignorata in questi giorni dai “grandi” editorialisti liberali del “Corriere”. Davvero coraggiosi.
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia): “Putin difende i valori europei e l’identità cristiana”
Io sono Giorgia e lui è Vladimir
Beppe Grillo (5 Stelle): “Putin e Trump? Li considero un beneficio per l’umanità”
“Li considero un beneficio per l’umanità. La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come loro”. Beppe Grillo in un’intervista esclusiva al settimanale francese Journal du Dimanche parla apertamente su Putin e Trump, elogiandoli. Si dice “abbastanza ottimista” sul presidente degli Stati Uniti, mentre liquida come “un fallimento assoluto” il bilancio dell’Ue. (22 febbraio 2017, da globalist.it)
Aggressione all’Ucraina: 6.000 pacifisti russi arrestati! Il vero pacifismo non è morto
Rai News: 6000 pacifisti russi arrestati nelle proteste contro la guerra. Leggi qui
Resistenti in Ucraina come a piazza Tienanmen
Da repubblica.it: Ucraina, cittadina di Bakhmach, a tre ore di auto ad nordest di Kiev, i residenti si sono gettati contro i carri armati degli invasori russi. La scena ripresa in un filmato amatoriale non può non ricordare la protesta di Piazza Tienanmen nel 1989 dove uno studente provò a fare scudo con il suo corpo per bloccare l’avanzata dei tank cinesi.
Basta con la guerra e l’imperialismo di Putin (editoriale su “l’Adige”, 26 febbraio 2022)
Chi è per la pace tra i popoli prova solo disgusto, orrore e dolore di fronte all’invasione militare dell’Ucraina da parte dell’esercito russo che sta provocando distruzioni, morti, profughi.
Siamo solidali con il popolo ucraino aggredito da una potenza straniera e dobbiamo aiutarlo in questo drammatico momento.
Guerra della Russia all’Ucraina – Pacifisti russi in piazza e arrestati. Che lezione per il nostro esangue pacifismo!
In almeno 50 città russe ci sono state manifestazioni contro la guerra il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Putin. Questi sì sono dei veri pacifisti! Secondo le Nazioni Unite almeno 1800 manifestanti sono stati arrestati dalla polizia. A loro tutta la nostra solidarietà e ammirazione. Un esempio magnifico di resistenza e di opposizione alla guerra. L’esangue e cadaverico pacifismo italiano ha da imparare.
L’imperialismo criminale di Putin e l’invasione dell’Ucraina: “I popoli non vanno mai identificati col regime” (V. Passerini, editoriale su “Vita trentina” di giovedì 24 febbraio 2022)
“Sventoliamo idealmente la bandiera della pace davanti ai carri armati russi che hanno invaso l’Ucraina e gridiamo a gran voce: Tornatevene a casa! Basta guerra! Basta guerra!
Quei carri armati ci hanno ricordato le immagini lugubri di altre invasioni russe: l’Ungheria nel ‘56, la Cecoslovacchia nel ‘68, l’Afghanistan nel ‘79. Cosa ne è rimasto? Macerie umane e politiche, e morti. E profughi. Anche di questa guerra resteranno soltanto alla fine macerie umane e politiche. E morti, e profughi.” (Vincenzo Passerini, 24 febbraio 2022)
Bolzano, “Città della memoria 2022”, ricorda la Rosa Bianca e Mayr-Nusser con “Tracce nella nebbia”
“Testimoni di verità e giustizia dalla Rosa Bianca e Josef Mayr-Nusser ai giorni nostri” il 24 febbraio a Bolzano.
L’evento rientra nell’insieme delle iniziative di “Bolzano città della Memoria 2022”. Organizza il Centro Pace in collaborazione con il Comune di Bolzano e il Circolo Franca “Anita” Turra Hans Egarter.
Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)
Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.
Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.
« I potenti promuovono attivamente l’idea della guerra … Basta con lo stridere dei falchi! » (Dmitry Muratov, Discorso per il Nobel per la pace 2021)
« I potenti promuovono attivamente l’idea della guerra. Il marketing aggressivo della guerra influenza le persone ed esse cominciano a pensare che la guerra è accettabile.
… Nelle teste di alcuni pazzi geopolitici, una guerra tra Russia e Ucraina non è più qualcosa di impossibile. Ma io so che le guerre finiscono con l’identificazione dei cadaveri dei soldati e lo scambio di prigionieri. » (10 dicembre 2021)
Dmitry Muratov, dal discorso per il Nobel, qui pubblicato integralmente. Un discorso lucido e drammatico.
Crisi ucraina, a Trento una veglia di preghiera per la pace in cattedrale mercoledì 16 febbraio. Suoneranno le campane di tutte le chiese del Trentino
“L’obiettivo – sottolinea l’arcivescovo Lauro – è anzitutto far percepire alle ucraine e agli ucraini che vivono in Trentino la nostra vicinanza in un momento di particolare apprensione per le loro famiglie e il loro popolo.
Dalle sorti della crisi ucraina – aggiunge don Lauro – passano i destini del Vecchio Continente e del fragile equilibrio mondiale” (da “Vita trentina”)
“Chi sogna?” (L. Tolstoj)
Pensiero del giorno
“La dottrina di Cristo è un sogno? Ma non è un sogno che la vita di uomini, nel cui animo pur albergano pietà e amore reciproco, sia trascorsa e trascorra tuttora per alcuni nell’organizzare un complesso di roghi, scudisciate, supplizi della ruota, sferzate, narici a brandelli, torture, ceppi, galere, forche, fucilazioni, segregazioni in cella, prigioni per donne e bambini, nell’organizzare massacri per decine di migliaia di uomini in guerra, nell’organizzare periodiche rivoluzioni e atti terroristici …
Basta capire la dottrina di Cristo per capire che il mondo, non quello dato da Dio per la gioia dell’uomo, ma il mondo organizzato dagli uomini per la propria rovina, è un sogno, un sogno dei più assurdi e orrendi, il vaneggiamento di un folle…”.
Lev N. Tolstoj, La mia fede, 1884
« La crisi ucraina: perché si rischia la guerra. Le cose da sapere » (Francesco Palmas su “Avvenire”)
«Come si è arrivati alla crisi ucraina che minaccia di deflagrare in un nuovo scontro armato di grandi dimensioni? Quali sono gli interessi in campo? Le risposte dell’esperto.»
Crisi Ucraina-Russia – Da Rovereto lettera aperta alle istituzioni per scongiurare un’altra guerra
Da Rovereto viene rilanciata una lettera aperta alle istituzioni nazionali e internazionali a partire dal confronto emerso dall’incontro “La crisi in Ucraina, tra venti di guerra e diplomazie” che si è tenuto mercoledì 9 febbraio presso la Sala conferenze Caritro.
Ma la fiamma olimpica non dà luce agli uiguri – (Un editoriale e alcuni importanti link)
“Grazie alla formazione professionale, gli allievi hanno avuto l’occasione di riflettere sui loro errori e cogliere l’essenza del terrorismo e dell’estremismo. Hanno migliorato la loro coscienza nazionale, la coscienza civile, la coscienza dello Stato di diritto… Sono in grado di distinguere meglio il bene dal male …” (Shohrat Zakir, presidente dello Xinjiang e segretario del partito comunista, sugli uiguri detenuti nei campi di concentramento).
Dopo la demagogia razzista: il bisogno drammatico di lavoratori fa raddoppiare gli ingressi consentiti agli stranieri
Il nuovo decreto flussi del 21 dicembre 2021 rappresenta una netta svolta: il bisogno drammatico di manodopera straniera vince sulla demagogia e la xenofobia e il numero di lavoratori stranieri non comunitari che potranno entrare in Italia nel 2022 è più che raddoppiato rispetto agli ultimi sei anni: 69.700 lavoratori. Del tutto insufficiente, comunque. E manca ancora una politica migratoria. Si va avanti con procedure complicate e inadeguate che sono tra le cause dell’immigrazione irregolare.
“Lottare, non arrendersi, stare vicini al prossimo…”. Tre studentesse commentano alla Rai di Bolzano “Tracce nella nebbia”
“Mai scappare dagli ostacoli che la vita ci pone davanti”, “Lottare, non arrendersi, stare vicini al prossimo”, “Spronare le persone a fare un po’ di più”, “Essere noi i testimoni di domani …”
Carmela Marsibilio ha raccolto, per una trasmissione della Rai di Bolzano, le impressioni di tre studentesse – Isabella, Gloria, Matilde – sulla lettura di Tracce nella nebbia e l’incontro con l’autore. Ecco l’audio.
Basta finanziare i crimini contro l’umanità! L’accordo con la Libia va radicalmente cambiato
Il 2 febbraio è scaduto l’accordo (tecnicamente “memorandum”) tra Italia e Libia, sottoscritto il 2 febbraio 2017 dal governo di centrosinistra Gentiloni, sotto la regia del ministro Minniti, in base al quale noi finanziamo non solo la famigerata Guardia costiera libica (che abbiamo visto bastonare i profughi e cercare di speronare le loro barche perché affondino), ma finanziamo anche i disumani centri di detenzione per i profughi, meglio definiti lager. Perché lì si tortura, si ricatta , si violenta, si uccide.
Scongiurare un’altra guerra in Ucraina. Un incontro con Paolo Bergamaschi il 9 febbraio
Mercoledì 9 febbraio 2022 alle 20.30 presso la sala Caritro di piazza Rosmini a Rovereto si svolgerà un incontro sul tema “La crisi in Ucraina tra venti di guerra e diplomazie”. Relatore sarà Paolo Bergamaschi. Introdurranno Beatrice Taddei Saltini e Vincenzo Passerini. Organizzano varie associazioni e gruppi. Un importante momento di informazione e confronto su questa drammatica e pericolosissima crisi con un grande esperto d’Europa e attivista del movimento eco-pacifista.
100 anni fa veniva pubblicato l’«Ulisse» di Joyce. Breve storia di un libro colossale e del suo autore
Il 2 febbraio 1922 veniva pubblicato a Parigi da Sylvia Beach della libreria-casa editrice Shakespeare and Company il colossale Ulysses di James Joyce. Uno dei libri più importanti, complessi, rivoluzionari, censurati e meno letti del Novecento. Ecco la storia – unica – del libro e del suo autore che se ne andò in esilio dalla sua Irlanda, amò Dante e la Bibbia, e l’opera italiana, ebbe un contraddittorio rapporto coi gesuiti e fu anche maestro di inglese di Italo Svevo e di Alice Weiss, la madre di don Lorenzo Milani.