“Ancora un’altra strage annunciata” (editoriale su “l’Adige”, sabato 24 aprile 2021)

Centotrenta profughi sono morti in mare in una nuova strage che poteva essere evitata.

Da due giorni tutti sapevano che c’erano 3 barconi nel Canale di Sicilia in pericolo di affondare per il mare mosso. Hanno lanciato messaggi, ma né i libici né gli italiani né i maltesi sono intervenuti. E così quei poveri profughi sono morti.

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Basta silenzi! 130 profughi muoiono in mare in una nuova strage che poteva essere evitata

Foto del quotidiano “Avvenire”.

Un’altra orrenda strage che poteva essere evitata. Doveva essere evitata. Doveva!

Da due giorni tutti sapevano che c’erano 3 barconi nel Canale di Sicilia in pericolo di affondare per il mare mosso. Hanno lanciato messaggi, ma né i libici né gli italiani né i maltesi sono intervenuti. E così 130 poveri profughi sono morti.

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“Ora” e “Veglia”, le più giovani donne medaglie d’oro della Resistenza

Clorinda Menguzzato “Veglia”

Ancilla Marighetto “Ora”

Furono le più giovani donne della Resistenza italiana insignite di medaglia d’oro.

La storia, semplice e grande, di Ancilla Marighetto “Ora” e Clorinda Menguzzato “Veglia”, partigiane di Castello Tesino in Valsugana, si intreccia con quella del battaglione “Gherlenda”.

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“Dovete prendere un orfano tedesco al mio posto”

Christian Ulrik Hansen

«Cari tutti, questa è dunque la mia ultima lettera per voi. Fra 3 ore non sarò più. Perciò deve essere insieme il mio ultimo saluto e il mio ultimo ringraziamento a voi.

Innanzitutto, promettetemi di non disperarvi. Non c’è di che disperarsi. Avrei voluto dirvi addio prima, ma ciò è evidentemente impossibile. Con questa mia devo perciò tentare di riunire tutto.

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Liliana Segre presidente della Commissione contro il razzismo: “Una piccola pietra”

«Devo dire che sono molto emozionata. Mi faccio da sola un grande coraggio per iniziare questo percorso, visto che ho 90 anni. Il linguaggio dell’odio è una cosa che mi ha ferito tutta la vita. Ho cominciato molto presto a sentire le parole dell’odio, se posso concludere la mia vita mettendo una di quelle piccole pietre che nei cimiteri ebraici si mettono sulle tombe per dire ‘io sono venuto a trovarti’, bene. Anche questo inizio di commissione è una piccola pietra.»
 

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I migranti, un tesoro di umanità da valorizzare (la lezione del vaccino)

Il vaccino ci sta salvando. È una corsa contro il tempo. 476 morti in Italia martedì 13 aprile. La strage continua. Ritardi col vaccino, ma anche miracoli di velocità, a partire dalla sua scoperta. Ricordate? Sono stati due immigrati turchi in Germania a scoprirlo per primi. Che lezione per chi pensa agli immigrati come a un peso da sopportare. E non li vuole.

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L’Italia ha triplicato l’export di armi (2016)

Questo articolo è stato pubblicato quando Renzi era al potere, cinque anni fa. Adesso, dopo il suo viaggio in Arabia Saudita in visita al principe accusato di omicidio, tanti giornali e politici, tranne i pochi che queste cose le scrissero e dissero già allora, scoprono le armi vendute, si scandalizzano, la magistratura indaga… Ma quando Renzi comandava dove erano?

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Draghi coraggioso su Erdogan, ma reticente sulla Libia, la Srebrenica del Mediterraneo

Il capo del governo, Mario Draghi, nella conferenza stampa dell’8 aprile 2021, è stato coraggioso nel definire il premier turco Erdogan un “dittatore”, rispondendo a una domanda sulla mancanza di rispetto da lui mostrata nei confronti della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

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Petrolio e gas libici sono insanguinati, presidente Draghi. La Guardia costiera libica non è la Croce Rossa!

Sconcertante: il capo del governo Draghi ringrazia la Libia per i salvataggi in mare dei migranti.

Il Segretario delle Nazioni Unite, Guterres,  afferma invece che in Libia “migranti e rifugiati rimangono sistematicamente soggetti a detenzioni arbitrarie e torture in luoghi di detenzione ufficiali e non ufficiali.”

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Adriano Olivetti, industriale, riformatore, editore. Recensione di Ugo Pistoia del Catalogo della mostra roveretana

Il catalogo recentemente pubblicato dalla Biblioteca Civica di Rovereto.

“Ognuno può suonare senza timore e senza esitazione la nostra campana. Essa ha voce soltanto per un mondo libero, materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato.

Suona soltanto per la parte migliore di noi stessi, vibra ogni qualvolta è in gioco il diritto contro la violenza, il debole contro il potente, l’intelligenza contro la forza, il coraggio contro la rassegnazione, la povertà contro l’egoismo, la saggezza e la sapienza contro la fretta e la rassegnazione, la verità contro l’errore, l’amore contro l’indifferenza.” (Adriano Olivetti).

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Con Nataliya, che ha dato la vita per i suoi amici

Nataliya Dimitrova Beliyova

La storia di Nataliya Dimitrova Beliyova ha attraversato come un lampo le nostre cronache. Poi il silenzio: non era un omicidio, non era uno scandalo.

Nataliya ha salvato da un incendio i due anziani che stava assistendo. Ma lei non è riuscita a salvarsi.

La ricordiamo in questi giorni solenni. A lei si addicono.

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Mario Luzi: “Gesù incontra le pie donne”

“Quando mi fu proposto di scrivere il testo per le meditazioni della Via Crucis ebbi, superata la sorpresa, un contraccolpo di vero e proprio sgomento. Ero invitato a una prova ardua su un tema sublime. La Passione di Cristo – ce ne può essere uno più elevato?”.

Così scrive Mario Luzi nella premessa alla “Passione” che compose per la Via Crucis al Colosseo del 1999, presieduta da Giovanni Paolo II (poi pubblicata dall’editore Garzanti).

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(Dantedì) Osip Mandel’štam e la “Conversazione su Dante” respinta dalla censura sovietica

Osip Mandel’stam

Osip Mandel’štam, uno dei più grandi poeti russi del Novecento (per alcuni il più grande), tra la primavera e l’estate del 1933 soggiornò, insieme alla moglie, Nadežda Chasina, a Koktebel, sulla costa orientale della Crimea.

Lì compose la Conversazione su Dante che la censura sovietica gli impedirà di pubblicare.

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“La messa incompiuta di monsignor Romero” (Jon Sobrino)

«Monsignor Romero pronunciò la sua ultima omelia il 24 marzo 1980 nella cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza, davanti ai malati di cancro.

Nel “piccolo ospedale” era solito preparare le sue omelie domenicali basandosi su libri di teologia biblica, relazioni sulle violazioni dei diritti umani e ogni altra fonte riguardante la povertà del popolo.

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Missione (e vergogna) italiana in Libia: salvare petrolio e gas, non i naufraghi (altri 60 morti)

Mentre il ministro degli esteri Di Maio e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si apprestavano a incontrare il nuovo capo del governo libico di unità nazionale, Abdulhamid Dbeibah, le agenzie diffondevano la notizia che nell’ultimo naufragio, avvenuto il 18 marzo al largo delle coste libiche, c’erano stati almeno 60 morti. Non 5 come dicevano i libici.

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La vera riforma di Francesco

“Avete il novo e ‘l vecchio Testamento, / e ‘l pastor de la Chiesa che vi guida; / questo vi basti a vostro salvamento.”

Così Beatrice nel quinto canto del “Paradiso”. Ogni riforma nel cristianesimo, e Dante era uno spirito riformatore, è un ritorno all’essenziale. Alla Scrittura. Gli otto anni di pontificato di Francesco sono segnati soprattutto da questo ritorno all’essenziale. Al Vangelo.

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Addio a Gigia Cannizzo, coraggiosa sindaca antimafia di Partinico

Gigia Cannizzo (Foto antimafiaduemila.com)

È scomparsa a 91 anni, il 5 marzo, Gigia Cannizzo, grande sindaca di Partinico negli anni ’90.

I funerali avranno luogo il 10 marzo nella chiesa Madre di Partinico.

“Una donna che come poche si è battuta per i diritti di tutti e di tutte, per la legalità e l’ambiente e che ha speso ogni giorno della sua vita per costruire il futuro”, ha detto Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

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8 marzo nell’anno di Dante: ricordo di Anna Maria Chiavacci Leonardi, la Signora della Commedia

Anna Maria Chiavacci Leonardi (Foto Centro culturale di Milano)

«Affrontare la Divina Commedia, misurarsi con Dante, è, come per tutte le grandi opere dell’umanità, approfondire la conoscenza di noi e della nostra storia, scoprire una dimensione dell’uomo.

La visione del mondo – e in essa dell’uomo – che ci si offre dalle pagine di questo capolavoro, che si colloca al centro della storia europea, tra l’evo antico e l’evo moderno, è tra le più vaste e profonde della letteratura di ogni tempo, nella sua consapevole pretesa di abbracciare con l’umano tutta la realtà: “discriver fondo a tutto l’universo”

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Un Papa “pellegrino” in Iraq, l’Occidente lo ascolterà?

Papa Francesco (Foto avvenire.it)

Il “pellegrinaggio” di Papa Francesco in Iraq è un profetico ritorno là dove tutto è cominciato.

Per testimoniare che nuovi inizi ci attendono. Che vivere è ricominciare. Che siamo chiamati a scrivere nuove pagine di speranza, dopo aver ben letto e meditato le pagine della storia. Luminose, ma anche terribili.

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“La guerra porterà in Europa l’islamismo radicale”: la profezia di Dossetti (1990)

Giuseppe Dossetti

Pensiero del giorno

“L’islamismo radicale aveva bisogno di questo e ne trarrà vantaggio. Anche se Saddam Hussein fosse eliminato, l’occidente si troverà di fronte un islamismo radicale più difficile da combattere e ideologicamente più inestirpabile, sia nei paesi musulmani che nell’Europa stessa.” (Giuseppe Dossetti)

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 “In nessuna sventura avvilirsi o perdersi d’animo”

Un anno con D&D

Foto di Francesco Moretti

 

“La vita è vita dappertutto, la vita è in noi stessi e non fuori di noi. Accanto a me ci saranno degli esseri umani ed essere uomo fra gli uomini e restarlo sempre, in nessuna sventura avvilirsi o perdersi di animo, – ecco in che consiste la vita, ecco il suo compito.” (F. M. Dostoevskij)

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“Il potere dei cittadini di fronte ai poteri forti”. 100 anni fa (1 marzo 1921) nasceva Achille Ardigò

Achille Ardigò

Achille Ardigò (San Daniele del Friuli, 1 marzo 1921 – Bologna, 10 settembre 2008) è stato uno dei più importanti sociologi italiani e un intellettuale cattolico tra i più impegnati e ascoltati in ambito ecclesiale, sociale, politico.

Docente universitario, unì sempre l’elaborazione teorica all’immersione attiva nella vita del Paese e della sua città, Bologna. Fu anche presidente dell’Istituto Trentino di Cultura.

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Vent’anni fa (26 febbraio – 2 marzo 2001) nei luoghi dove è stato ucciso Luca Attanasio ci fu “Anch’io a Bukavu”, azione internazionale nonviolenta di pace

Due ali di folla accolgono i pacifisti italiani a Butembo. Poi la folla si riversa dalla gioia su di loro. (Foto Beati i costruttori di pace)

Fu impressionante. Era tale la stanchezza di guerra, di morti, di distruzioni e la speranza di pace che l’intera città di Butembo, nella provincia del Nord Kivu, là dove è stato ucciso l’ambasciatore Attanasio, ci accolse con una gioia immensa, ci sommerse di abbracci e di strette di mano, di canti, di suoni e di danze.

100 mila persone ad accogliere 300 pacifisti italiani, impolverati e sfiniti dal lungo viaggio. Indescrivibile.

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Luca Attanasio, ambasciatore di uno Stato amico dell’umanità

L’ambasciatore Luca Attanasio

L’uccisione in una imboscata avvenuta lunedì 22 febbraio nella Repubblica Democratica del Congo dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, di 43 anni, del carabiniere Vittorio Iacovacci, di 30 anni, che lo proteggeva, e del loro autista Mustapha Milambo ci addolora profondamente.

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«Non dire: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una domanda simile non è ispirata a saggezza» (Qoèlet 7, 10)

Dopo l’edizione digitale dell’Abecedario della buona battaglia, ecco quella dell’Abecedario biblico della buona battaglia, a cura di Rosa Bianca e itlodeo.info.

Rispetto alla prima edizione del 2003, questa edizione è stata completamente aggiornata e rivista alla luce della versione Cei del 2008.

Presto la trilogia sarà completata con l’edizione digitale del Terzo Abecedario della buona battaglia.

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