Jo Cox, deputata laburista di 41 anni, con due figli di tre e cinque anni, fu assassinata il 16 giugno del 2016 nei pressi della città di Leeds, in Inghilterra, al culmine di una campagna di odio scatenata nei suoi confronti da parte di nazionalisti dell’estrema destra.
È un gravissimo errore dare corda alla sfiducia nell’Europa e ripristinare i confini statali. Ed è un errore non meno grave dare corda a quei governi dell’Est Europa che proclamano apertamente ideologie xenofobe e razziste. L’Austria, socialdemocratica e cristiano-popolare, con la decisione di chiudere i propri confini e con la scelta di concordare con Ungheria,
I profughi nel mondo sono aumentati in questi anni insieme all’aumento della produzione e del commercio delle armi. I profughi sono aumentati insieme all’aumento delle disuguaglianze economiche tra popoli ricchi e popoli poveri. I profughi sono aumentati insieme all’aumento dei disastri ambientali causati dal surriscaldamento del clima e dall’uso dissennato del territorio e delle sue
I profughi e i migranti mi sono sempre parsi persone molto sole. Il loro grido di aiuto non è molto ascoltato. Anche quando ci sono i naufragi dei barconi e la conta dei morti, i cuori che per un momento si sono lasciati scaldare da quelle tragedie tornano presto di ghiaccio.
Nel 2016, in occasione dei 500 anni dalla prima edizione di “Utopia” di Tommaso Moro, la casa editrice Il Margine ha pubblicato una nuova edizione del rivoluzionario libro con la traduzione di Maria Lia Guardini e la cura di Francesco Ghia. La nuova edizione di “Utopia” è stata presentata con una “Lettura teatrale”, svoltasi a
Ringrazio gli organizzatori di questo convegno per aver voluto ricordare Giovanni Gozzer, un personaggio così rilevante nella storia della scuola trentina e della scuola nazionale, e per aver voluto avviare un percorso di ricerca che possa pienamente documentarne la complessa figura e la vastissima opera.
L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle (2015) ha visto un aggravarsi senza precedenti del dramma dei profughi asiatici e africani che cercano salvezza in Europa. Quanto sul modo di rispondere a questo dramma, davvero epocale, potranno influire le orrende stragi terroristiche, rivendicate dagli estremisti islamici dell’Isis, che venerdì 13 novembre hanno insanguinato Parigi (dopo
Cosa dice il nome di Georges Bernanos a molti, oggi? Forse poco, o nulla. Il grande scrittore cattolico francese, morto sessant’anni fa (il 5 luglio), e dimenticato in questo pur minore anniversario, ha letteralmente infiammato intere generazioni di lettori tra gli anni ’30 e ’60.
Obbedivano agli ordini, lavoravano per il bene comune, erano spinti dalla sete di giustizia per i più miserabili del loro popolo. Così si raccontano i leaders dei Khmer Rossi che stanno sfilando davanti al Tribunale internazionale che li sta processando. È cominciata a Phnom Penh la “Norimberga del comunismo cambogiano”.
La marcia dei volontari è durata due giorni e mezzo. Centoventi i chilometri percorsi a piedi dall’ospedale di St. Michael, nella savana dello Zimbabwe, alla capitale Harare. A settembre l’inverno finisce e la primavera sprona gli alberi e gli arbusti a buttare foglie di un verde luminoso, quasi irlandese, che sfidano gioiose la lunga siccità.
L’ospedale della missione cattolica di Saint Michael, nel cuore della savana, dista due ore e mezzo di strada da Harare, capitale dello Zimbabwe, lo Stato che fu la colonialista Rhodesia del Sud.
Ripercorrendo le tappe della vita e dell’opera di Giuseppe Dossetti viene da chiedersi: è possibile che un uomo abbia potuto fare così tante cose, in ambiti così diversi, sempre ad altissimo livello, sempre con sbalorditiva intensità, ovunque trasformando l’esistente, ovunque lasciando un segno di rara forza e destinato a durare a lungo, ed essere, quest’uomo,
La attuale gravissima crisi politica, istituzionale e morale italiana è il punto d’arrivo di un sistema politico nato e sviluppatosi in particolari condizioni storiche, che hanno prodotto la completa identificazione tra democrazia e sistema dei partiti. Ne è conseguita l’occupazione, in nome della democrazia progressiva, delle istituzioni e della società civile da parte degli stessi