“Lo scandalo della libertà” (di Georges Bernanos). Dedicato ai coraggiosi testimoni di libertà del 2022

Pensiero del giorno

Georges Bernanos, scrittore francese (1888-1948)

“A che serve la libertà? È un bel titolo, non c’è che dire, e lo ripeto tanto più liberamente in quanto non sono stato io a trovarlo. A che serve la libertà?, come sapete, è una celebre frase di Lenin, che esprime, luminosamente e con terribile lucidità, questa specie di disamore cinico per la libertà che ha già corrotto tante coscienze….

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“Nessuno può salvarsi da solo.” Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale della pace (1° gennaio)

“Di certo, avendo toccato con mano la fragilità che contraddistingue la realtà umana e la nostra esistenza personale, possiamo dire che la più grande lezione che il Covid-19 ci lascia in eredità è la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo. È urgente dunque ricercare e promuovere insieme i valori universali che tracciano il cammino di questa fratellanza umana.”

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Dall’archivio 2022 – L’indistruttibile speranza che muove il mondo: tre migranti viaggiano per 11 giorni dalla Nigeria alle Canarie (2.700 miglia nautiche) aggrappati al timone di una petroliera

La foto dei tre migranti è stata scattata da alcuni marinai.

Mentre il governo italiano di estrema destra vara norme che limitano le possibilità per le Ong di salvare in mare i migranti in pericolo di vita, la storia dei tre migranti aggrappati per tre giorni al timone di una nave ci ricorda quanto sia indistruttibile la speranza che muove il mondo. E che nessuna norma disumana può fermare.

La petroliera

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Memoria/1: “Io, mio padre e Ordine Nuovo” di Eugenio Occorsio (da “la Repubblica”). Fare memoria, mentre l’estrema destra, che non ha sconfessato né il fascismo né il neofascismo, è andata al potere

Il giudice Vittorio Occorsio (1929-1976) assassinato dai neofascisti.

“A beneficio della memoria collettiva, è bene ricordare – in un clima di surreali celebrazioni di Rauti, Almirante, l’Msi e tutto il paraphernalia neofascista – che lo Stato italiano non processa ideologie, processa fatti. Pestaggi, aggressioni, attentati – intercalati da seminari sulle “tecniche di guerra rivoluzionaria” – erano la pratica corrente di Ordine Nuovo, fondato nel 1956 da Pino Rauti che porta la responsabilità politica di tutti gli atti del gruppo.

Nel 1973 il pm Vittorio Occorsio, mio padre, mise 43 dirigenti di On sotto processo per violenza e apologia, ottenendo la condanna di trenta di essi…» (Eugenio Occorsio, giornalista di “Repubblica”, figlio del giudice  Vittorio Occorsio assassinato dai neofascisti nel 1976).

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Memoria/2: «Mario Amato, lasciato solo contro il terrorismo nero» (da “Tracce nella nebbia”).

Il giudicie Mario Amato (1934-1980) assassinato dai neofascisti.

«“Nessun aiuto mi è stato dato”, disse al Csm. Nessun collega si era prestato ad affiancarlo, né il capo della Procura di Roma, Giovanni Di Matteo, aveva ritenuto di nominarne uno d’ufficio.
Amato era solo e indifeso, esposto ai continui attacchi della stampa e degli avvocati legati alla destra, e alla guerra che gli faceva il collega Aliprandi, padre di un terrorista neofascista. L’inchiesta era costata la vita, quattro anni prima, a un altro coraggioso giudice, Vittorio Occorsio, 47 anni, sposato e padre di due figli, ucciso dal neofascista Pier Luigi Concutelli. Amato stava ricostruendo la rete del terrorismo nero…»

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Natale in Ucraina. “La direttrice dell’Orchestra sinfonica di Kiev: «Suoniamo anche senza elettricità e aiutiamo chi ha bisogno. La nostra è una missione» (di Marta Serafini)

Victoria Konchakovska, direttrice dell’orchestra sinfonica di Kiev.

“Non è solo un collettivo, è un’intera missione musicale. Supportiamo molte persone qui a Kiev. E non solo a Kiev, è un grande programma. Abbiamo vedove, vedove di guerra, bambini. Non è solo musica, è un grande ministero.” (il video di Corriere TV con un bellissimo canto natalizio ucraino)

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La gioia del Natale risplende a Gaza

Pensiero del giorno

Natale a Gaza (dicembre 2022).

Dal 15 al 18 dicembre si è svolta nella Striscia di Gaza la tradizionale visita natalizia di Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme. Ancora una volta, i cristiani di Gaza, accogliendo il loro vescovo con il consueto calore ed entusiasmo, hanno dimostrato la loro resilienza e la forza della loro fede. (dal sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme)

“Gaza è la regione più povera della nostra diocesi. La situazione economica e politica è la più complicata. Per questo sono qui con loro” (P. Pizabballa)

Nella Striscia di Gaza, territorio palestinese stretto tra Egitto e Israele, vivono quasi 2 milioni di abitanti, tre quarti dei quali rifugiati.


 

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Yemen, 4.000 bambini uccisi e 7.000 feriti nella guerra civile. Catherine Russell dell’Unicef: è urgente una nuova tregua, la crisi umanitaria è gravissima

Yemen, ospedale di Aden: bambino con le protesi agli arti inferiori. Tra luglio e settembre 2022 almeno 74 bambini sono rimasti uccisi o gravemente feriti dalle mine antiuomo o da altri ordigni o armi (informazioni e foto Unicef) .

Otto anni di sanguinosa guerra civile nello Yemen, uno dei paesi più poveri del mondo. I dati delle vittime sono quelli verificati dalle Nazioni Unite. La Direttrice dell’Unicef, Catherine Russell, ha lanciato, il 12 dicembre scorso, un drammatico appello affinché si rinnovi urgentemente la tregua di sei mesi scaduta. La crisi umanitaria è gravissima: 24 milioni di persone (i tre quarti della popolazione), di cui la metà minori, hanno necessità di assistenza e di protezione. Altissimo è il rischio di epidemie per la carenza di vaccinazioni.

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Libri da leggere e da regalare /5: “Dio. Apologia”. La bella sfida del teologo protestante Paolo Ricca

Il prof. Paolo Ricca.

Il libro che proponiamo a chi nel nostro paese ritiene che la questione religiosa non sia di scarso rilievo né nella vita individuale di ciascuno, né in quella collettiva di una società o di un popolo, intende offrire un’apologia della fede cristiana… stupisce dover constatare quanto poco e male il Dio che parla e agisce nella Bibbia sia conosciuto dai suoi critici  (forse anche dai suoi fedeli…)”. (Paolo Ricca, dall’Introduzione)

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Libri da leggere e da regalare /4: “Perché il fascismo è nato in Italia”

Perché il fascismo è nato in Italia? La domanda, semplice e inquietante, non cesserà mai di tormentarci. Il fascismo è nato prima del nazismo. Hitler ha imparato non poco da Mussolini. L’Italia è stata la culla di uno dei regimi totalitari che hanno insanguinato la storia del Novecento. Il bel libro di Flores e Gozzini cerca di rispondere all’inquietante  interrogativo.

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Ucraina,l’appello di Papa Francesco: meno spese per le feste e più aiuti per la popolazione  del martoriato Paese

Pensiero del giorno

(Foto Sergei Chuzavkov /Afp – da “L’Osservatore romano”)

“«Si soffre tanto in Ucraina, tanto, tanto! E io vorrei attirare l’attenzione un po’ sul prossimo Natale». Con nel cuore il popolo ucraino martoriato dalla guerra, Papa Francesco lancia all’udienza generale odierna (14 dicembre) un invito ad abbassare «un po’ il livello delle spese», esortando a «un Natale più umile, con regali più umili», per poter inviare quanto risparmiato a quella gente «che ha bisogno, soffre tanto». Spiega il Papa: «fanno la fame, sentono il freddo e tanti muoiono perché non ci sono medici, infermieri a portata di mano». Per questo il vescovo di Roma chiede di non dimenticare l’Ucraina a Natale invocando un «gesto concreto» di solidarietà.” (“L’Osservatore Romano”, 14 dicembre 2022)

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La teologia rinasce dietro le sbarre. La Facoltà dell’Emilia-Romagna organizza un corso di laurea nel carcere della Dozza, a Bologna

«Quando sei lì dentro — sottolinea Fabrizio Mandreoli, coordinatore del progetto — certi discorsi e certe riflessioni si affinano e si arricchiscono, soprattutto in campo teologico». E ricorda un’altra esperienza: «Insegnanti e volontari hanno organizzato un corso scolastico sulla Costituzione italiana e i detenuti hanno redatto una loro Carta ideale. Non a caso quel progetto, raccontato in un documentario, si chiamava Dustur, cioè Costituzione in arabo, perché era molto partecipato da ragazzi provenienti da Paesi di lingua araba e religione islamica. Fu una grande occasione di dialogo tra culture e religioni, che affrontava anche i nodi del radicalismo religioso» (di Giampiero Rossi, “Corriere della sera”)

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Libri da leggere e da regalare/3 – “Proteggi le mie parole”. Raccolti in un libro i discorsi pronunciati dagli imputati politici sotto il regime di Putin

“Proteggi le mie parole”, edizioni e/0, 2022, pag. 178, euro 16,50.

Lo storico Marcello Flores intervista Giulia De Florio e Sergej Bondarenko, esponenti dell’associazione Memorial che ha vinto il premio Nobel per la Pace 2022, insieme al Centro per le libertà civili dell’Ucraina e al dissidente bielorusso Ales Bialiatski, che sarà consegnato il 10 dicembre.

Hanno curato il libro, “Proteggi le mie parole”, che raccoglie i discorsi pronunciati dagli imputati politici sotto il regime di Putin.

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Caporalato: 230mila irregolari. I nuovi schiavi sono un quarto dell’intera forza lavoro in agricoltura

«Nel 2021 sono stati circa 230mila i lavoratori irregolari nei campi, vittime di caporali e imprenditori. Tra loro ben 55mila donne. Questo esercito di sfruttati, immigrati e italiani, raggiunge oltre un quarto dell’intera forza lavoro in agricoltura. È lo scenario descritto dal VI Rapporto agromafie e caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil. Un mondo di nuovi schiavi fortemente radicato in Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e Lazio, con tassi di oltre il 40%, ma ben presente anche nel Centro-Nord con percentuali tra il 20 e il 30 per cento.» (Antonio Maria Mira, “Avvenire”, 30 novembre 2022)

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Libri da leggere e da regalare /2 – «AO. Adriano Olivetti, un italiano del Novecento»: la bella biografia, scritta da Paolo Bricco, del grande industriale e riformatore sociale

Adriano Olivetti (1901-1960)

“Alla Olivetti si può essere una mamma che lavora … In Italia il trattamento previsto dalla Cassa mutua e dall’Istituto nazionale di previdenza è minimo: stai a casa ricevendo l’equivalente del salario di due mesi, uno prima del parto e uno dopo.

Alla Olivetti nel 1941 le lavoratrici sono esonerate dal lavoro 75 giorni prima del parto fino al settimo mese compiuto dal loro piccolo e continuano a ricevere, grazie a un sussidio aziendale, il medesimo ammontare del salario… A sette mesi, quando la mamma torna nello stabilimento o in ufficio, il piccolo viene accolto nell’asilo nido…e, poi, a quattro anni – e fino ai sei – alla scuola materna aziendale” (Paolo Bricco, AO. Adriano Olivetti…, pp. 169-170)

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«Cresce la speranza negli Accordi di pace nel Tigray. Ma il popolo è stremato da altri conflitti ed emergenze umanitarie» (Agenzia Fides, 25 novembre 2022)

Pretoria (Sudafrica): la stretta di mano tra i rappresentanti delle due parti in conflitto al momento della firma dell’accordo di pace.

Nella notte tra il 3 e 4 novembre 2020 iniziava in Etiopia la guerra tra l’esercito federale e le milizie del Tigray, l’importante regione del Nord, al confine con l’Eritrea. Lo stesso esercito eritreo entrava in Etiopia a sostegno del governo etiope, retto dal premier Abiy. Il 2 novembre scorso, dopo due anni di sanguinoso conflitto, che ha provocato migliaia di morti, una gravissima emergenza umanitaria e 100 mila profughi, e dopo dieci giorni di intensi negoziati condotti dall’Unione Africana a Pretoria, in Sud Africa, è stato raggiunto uno storico accordo di pace tra le parti in conflitto. Ora si spera che l’accordo tenga, si aiutino le popolazioni e si spengano altri focolai di guerra nel Paese, come scrive l’Agenzia Fides (25 novembre 2022).

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“Il vostro dolore è il mio dolore”. A 90 anni dall’Holodomor, il genocidio per fame degli ucraini voluto da Stalin, papa Francesco invia un fortissimo messaggio di solidarietà al popolo ucraino massacrato dalla guerra di Putin

Ucraina, il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol, 22 marzo 2022. Dalla rivista “Internazionale” (Mstyslav Chernov, Ap/LaPresse)

“… Cari fratelli e sorelle, in tutto questo mare di male e di dolore — a novant’anni dal terribile genocidio dell’Holodomor —, sono ammirato del vostro buon ardore. Pur nell’immane tragedia che sta subendo, il popolo ucraino non si è mai scoraggiato o abbandonato alla commiserazione. Il mondo ha riconosciuto un popolo audace e forte, un popolo che soffre e prega, piange e lotta, resiste e spera: un popolo nobile e martire. Io continuo a starvi vicino, con il cuore e con la preghiera, con la premura umanitaria, perché vi sentiate accompagnati, perché non ci si abitui alla guerra, perché non siate lasciati soli oggi e soprattutto domani, quando verrà forse la tentazione di dimenticare le vostre sofferenze…”

(Nota: il Parlamento ucraino ha stabilito che la commemorazione dell’Holodomor si tenga il 4° sabato di novembre, quest’anno il giorno 26.)

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Libri da leggere e da regalare/1: Gaël Giraud, Andrea Graziosi, Guido Formigoni

Leggere e regalare buoni libri è un atto culturale, civile, politico indispensabile. Siamo sommersi da troppa cattiva informazione. Dobbiamo tornare ai libri seri. Questa è la prima puntata di proposte: transizione ecologica, Ucraina, storia dell’Italia contemporanea.

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È iniziata la grande campagna di Amnesty International per i diritti umani. Firmiamo gli appelli per salvare i coraggiosi “testimoni” di adesso, le “tracce nella nebbia” dei nostri giorni

“Sono molto grata per le vostre lettere. La campagna mi ha tenuta viva. Ha dissuaso le persone che volevano uccidermi perché si sono rese conto che dietro di me c’eravate voi!”  Jani Silva, ambientalista, Colombia

 

Dal 2001, nelle ultime settimane dell’anno, l’organizzazione raccoglie lettere, post, e-mail e cartoline a sostegno di persone ingiustamente imprigionate o perseguitate: dalle 2326 lettere raccolte il primo anno si è arrivati a oltre 4 milioni e mezzo di azioni nel 2021.

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Sono quasi 6 milioni i cittadini italiani che risiedono all’estero. L’italia è sempre un Paese di emigrazione, anche se la pandemia ha frenato gli espatri

Presentato a Roma l’8 novembre scorso l’annuale Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, organismo della Chiesa italiana. Nel 2021 ci sono state 83.791 partenze per ‘espatrio’ (erano 109.528 l’anno precedente), la cifra più bassa rilevata dal 2014, quando erano più di 94.000. Chi è partito per espatrio è prevalentemente maschio (54,7%), giovane tra i 18 e i 34 anni (41,6%) o giovane adulto (23,9%), il 66,8% è celibe o nubile.

Il 78,6% di chi ha lasciato l’Italia è andato in Europa, il 53,7% è partito dall’Italia Centro-Settentrionale. Le prime regioni di partenza sono Lombardia (19%), Veneto (11,7%), Sicilia (9,3%), Emilia Romagna (8,3%), Campania (7,1%)”.

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“Meglio affogare nell’oceano che essere strangolati dalla miseria”. Ricordiamo il Canto degli emigranti italiani mentre il governo italiano prepara disumane regole per punire chi salva i naufraghi

Pensiero del giorno

Vestiti di stracci, in grandi greggi,

noi, carichi di un incredibile dolore,

ci recammo nella terra grande e lontana.

Alcuni di noi affogarono davvero.

 Alcuni di noi morirono davvero di stenti.

Ma per ogni dieci che morirono, un migliaio sopravvisse e tenne duro.

Meglio affogare nell’oceano che essere

 strangolati dalla miseria.

Meglio ingannarsi da sé che essere

ingannati dai lupi.

Meglio morire a modo nostro che essere

peggio delle bestie.

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“Quei nove bambini morti in mare” (di Riccardo Bruno).

Volti di vittime della strage quotidiana nel Mediterraneo.

«Il medico che ha fatto la prima ispezione sul cadavere, ha stabilito che il piccolo è deceduto per ipotermia, per il troppo freddo. Un altro minore che non ce l’ha fatta, un altro migrante bambino o addirittura appena nato che non raggiungerà mai la salvezza. Solo nelle ultime settimane le cronache hanno raccontato almeno 9 storie, solo un tassello di una strage quotidiana.» (Riccardo Bruno, “Corriere della sera”, 11 nov. 2022)

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L’immigrazione in Italia è sempre più climatica: ingiustizia climatica e ingiustizia sociale si saldano (dal Dossier statistico immigrazione 2022 di IDOS)

Il Dossier statistico immigrazione di Idos è stato presentato il 27 ottobre 2022 a Roma e in tutte le Regioni.

«Viviamo su un pianeta in grande sofferenza, dove 1 persona su 78 è costretta a lasciare la propria abitazione. Alla fine del 2021, il mondo contava 89,3 milioni di migranti forzati, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, arrivati a superare la soglia dei 100 milioni dopo l’invasione russa dell’Ucraina dello scorso 24 febbraio.

A questi si aggiungono i migranti forzati per cause climatiche, il cui numero resta per lo più non dichiarato, visto che in Italia e in Europa ai migranti climatici in quanto tali non viene riconosciuto lo status di rifugiato(Centro studi e ricerche Idos)

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Immigrati in Italia: produttori di ricchezza, eppure sempre più poveri (Dal Dossier statistico immigrazione 2022 di Idos)

«Lavorano in condizioni peggiori, sono più sovraistruiti e sottoccupati, ma contribuiscono in misura rilevante all’economia del Paese, con un saldo positivo di 1,3 miliardi di euro per le casse dello Stato. E restano largamente esclusi da molte prestazioni sociali, pur avendo un tasso di povertà 4 volte superiore a quello degli italiani. Se venissero impiegati meglio assicurerebbero vantaggi ancora più alti all’economia nazionale (…)

Sono il 15,3% degli occupati nel settore degli alberghi/ristoranti, il 15,5% nelle costruzioni, il 18,0% in agricoltura e ben il 64,2% nei servizi alle famiglie, dove quasi i due terzi degli addetti sono stranieri.

Tutti settori che, in assenza di manodopera straniera, entrerebbero in profonda crisi. Nel caso dell’assistenza alle persone, la gran parte delle famiglie italiane con anziani, minori o disabili sarebbero più sole e prive di aiuto.» (Centro studi e ricerche Idos)

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“Turoldo, un Lazzaro dell’Amore” (un libro di Paolo Bertezzolo a 30 anni dalla morte di padre David Maria Turoldo)

David Maria Turoldo (1916 – 1992), religioso dei Servi di Maria, resistente, saggista, poeta.

«“Ho pochi giorni ancora poi devo rientrare in ospedale. Sarà quel che sarà. Attendono altri accertamenti, ma io attendo Lei, meglio attendo Lui.” Con queste parole si  apre l’ultimo saggio di Turoldo, scritto pochi mesi prima di morire. Lo aveva intitolato Il dramma è di Dio, ma l’editore che lo pubblicò per la prima volta volle cambiarne il titolo, facendolo diventare Il dramma è Dio. » (Paolo Bertezzolo)

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Hikikomori. La vita oltre la stanza (sono più di 100 mila i giovani isolati in Italia)

«Dopo circa un anno, dopo che l’educatrice ci aveva abbandonati perché non sapeva più che fare, dopo che le terapeute ci avevano confessato di non sapere più che pesci pigliare, la nostra ragazza viveva di notte quando noi dormivamo, non usciva mai dal suo letto e non parlava più con noi. Le avevamo appiccicato un’infinità di etichette. Le erano state diagnosticate fobie scolari, sociali, depressione, psicosi, autismo.» (Testimonianza di genitori, associazione AMA-Auto mutuo aiuto, Trento)

«Sono più di centomila i giovani isolati in Italia, secondo le stime di Hikikomori Italia, che insieme a Hikikomori Italia Genitori organizza dal 2017 una cinquantina di gruppi di auto mutuo aiuto, in presenza e online, capillarmente presenti in quasi tutte le regioni, dieci solo nel Lazio. Senza contare il gruppo Facebook che viaggia verso i quattromila genitori iscritti.» (Marco Benedettelli, “L’Espresso”)

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La sanguinosa guerra civile in Etiopia: “La crisi nel Tigray fa paura all’Africa” (di Giulio Albanese)

Etiopia, Tigray, civili in fuga dalla guerra (www.vaticannews.va)

«Il conflitto del Tigray continua a mietere numerose vittime. Ad esempio, il 4 ottobre scorso, almeno 50 persone sono state uccise dopo che l’aviazione della Forza di difesa nazionale etiopica (Endf) ha bombardato una scuola che ospitava numerosi sfollati ad Adi Daero, nella regione del Tigray settentrionale…

D’altronde senza che sia consentito l’accesso di giornalisti indipendenti e con una presenza limitata di operatori umanitari internazionali, riuscire a monitorare lo scontro, ormai quotidiano tra gli opposti schieramenti, è assai arduo….» (Giulio Albanese, “L’Osservatore Romano”, 14 ottobre 2022)

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I Vescovi europei condannano la “brutale aggressione militare russa” all’Ucraina e lanciano un accorato appello per “una pace giusta”

Ucraina, fosse comuni.

«Colmi di profonda tristezza per le orribili sofferenze umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare dell’autorità politica russa… In piena comunione con papa Francesco, anche noi rivolgiamo un forte appello ai responsabili dell’aggressione, affinché sospendano immediatamente le ostilità, e a tutte le parti affinché si aprano a ‘serie proposte’ per una pace giusta, in vista di una soluzione sostenibile del conflitto nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.» (Dalla “Dichiarazione” dei Vescovi europei)

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Austria: Van der Bellen accogliente e vincente

Il confermato presidente austriaco Alexander Van der Bellen, 78 anni.

Figlio di profughi, padre russo e madre estone, Alexander Van der Bellen ha vinto nuovamente le elezioni presidenziali in Austria. Fermamente accogliente rispetto ai migranti e progressista in materia di  diritti civili, ha battuto ancora una volta l’estrema destra, ma anche l’ambigua politica del governo (Popolari-Verdi) che guarda ancora ai sovranisti malgrado l’impietosa uscita di scena del giovane leader dei Popolari Sebastian Kurz e il ruolo più aperto dei Verdi dai quali lo stesso Van der Bellen, indipendente, proviene. Ecco un’analisi di Francesco Bascone su Affarinternazionali.

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Il discorso di Liliana Segre in Senato in apertura della XIX Legislatura: una luce nell’ora più nera della Repubblica, a cento anni dalla marcia fascista su Roma

13 ottobre 2022: la senatrice a vita Liliana Segre presiede la prima assemblea dei senatori dopo le elezioni del 25 settembre. (Agf)

«Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica.

Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente, perché – vedete – ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare» (Liliana Segre)

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