Il contadino che sapeva a memoria la “Divina Commedia”
«Ho incontrato Dante in una vigna. La sua voce antica e forte era quella di un contadino cotto al sole di Maremma. Quinta elementare e la sapienza degli avi. Alla sua tavola di bambino il pane non mancava. Era il companatico a scarseggiare.
Il nonno donava al fanciullo quel che aveva: Ulisse, Paolo e Francesca, Pia de’ Tolomei… E la nonna lo faceva pregare con l’inno alla Vergine. Il nome che portava lo ha onorato mandando a memoria i cento canti della Commedia.»
Giovanni Gazzaneo